Data: 31/12/2002 - Anno: 8 - Numero: 4 - Pagina: 30 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
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AUTORE: REDAZIONE (Altri articoli dell'autore)
Abbiamo scritto, a pagina 4 dell’ultimo numero del periodico, del Catasto onciario dell’Università di Badolato. Un documento di fondamentale importanza per la conoscenza di alcuni aspetti di un preciso periodo della nostra storia. Abbiamo scritto di settecentoventiquattro pagine con grafia non facilmente decifrabile, ma che ha cominciato, scriviamo ora, a svelare i suoi segreti. Così com’è avvenuto di recente a Davoli e a Sant’Andrea, anche noi abbiamo cominciato l’analisi minuziosa di ogni rigo, di ogni parola, per tradurla in forma grafica attuale, e quindi da tutti leggibile. Per fare ciò abbiamo chiesto il qualificato intervento dell’amico ragioniere Marziale Mirarchi, di Isca, il quale, motivato dalla sola passione per simili documenti, può ben dirsi l’unico esperto della zona, preparato a penetrane i misteri. Abbiamo appena cominciato, per cui siamo soltanto all’inizio, ché il tempo è tiranno per tutti, in specie dove non ci sono soldi da trasferire di tasca. Ma è nostra intenzione “leggere” ogni notizia della storia socio-economica del nostro paese della metà del secolo XVIII, per parteciparla, nei modi che saranno studiati, alla collettività. Come hanno fatto di recente -dicevamo- Davoli e Sant’Andrea, dove, in appositi Convegni durante l’estate appena trascorsa, relatore Marziale Mirarchi, sono stati presentati inediti documenti ed interessanti e chiari modelli sinottici dei secoli XV e XVIII. Intanto sono iniziate le consultazioni, da parte di amici che ci hanno letto e hanno ricevuto il nostro messaggio. Bene! Ne siamo contenti, perché questo era nelle nostre intenzioni. Ripetiamo ancora, qui, di sfuggita, che cultura è partecipazione (e anche altro, ovviamente).
La copertina del nostro Catasto onciario |