Data: 30/06/2005 - Anno: 11 - Numero: 2 - Pagina: 26 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
VITO MAIDA Un amico, un poeta, un uomo. |
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AUTORE: Mimmo Lanciano (Altri articoli dell'autore)
è stato appena stampato “SPINE E SPIGHE”, una raccolta di poesie di Vito Maida, un Soveratese che ha lasciato di recente questo palcoscenico. Per motivi vari, espressi in altre occasioni e in altre sedi, “La Radice” ha in qualche modo ereditato l’obbligo di dare concreta e opportuna definizione editoriale alla produzione poetica dell’amico e spesso prodigo collaboratore. Il libro, che sarà ufficialmente presentato quest’estate in Soverato, si avvale della dotta presentazione del professore Antonio Barbuto, docente di Storia della critica letteraria italiana all’Università “La Sapienza” di Roma, e della vibrante postfazione della scrittrice professoressa Francesca Viscone, tra gli amici di Vito e tanto vicina a “La Radice”. La sobria ed elegante veste tipografica è dovuta all’impegno e alla capacità degli operatori della SudGrafica. A tutti il nostro più caloroso ringraziamento. Tra gli amici di Vito Maida, certamente tra i più intimi il nostro Mimmo Lanciano, che ci ha partecipato un suo scritto con il quale tratteggia una sorta di vita parallela del Nostro con un altro poeta molisano: leggiamolo.
VITO MAIDA IL POETA CHE AMAVA AGNONE
Fin dal 24 aprile 1981 (da quando cioè sono arrivato la primissima volta in Agnone), continuo a portare con affettuosa naturalezza un po’ di Calabria in Molise e un po’ di Molise in Calabria ed ovunque nel mondo io abbia parenti ed amici. Vito Maida è stato uno dei tanti amici che veniva puntualmente informato su Agnone. Specialmente sull’Agnone dei poeti, degli artisti e degli eventi socio-culturali. Egli stesso era un poeta. Un poeta che ha avuto una vita quasi parallela ad un altro poeta, a Tonino Bartolomeo, agnonese, deceduto il 7 aprile 2001, a 58 anni. Pure Vito Maida se n’è andato a 58 anni il 18 dicembre 2004. E adesso i più intimi amici Gli hanno pubblicato (postumo) il libro di poesie “Spine e spighe”. Proprio come gli amici avevano pubblicato a Tonino la raccolta “Poesie d’amore”, ma in tempo perché potesse almeno vedere realizzata tale opera. Un’autentica eredità. Tutt’e due non sposati, entrambi hanno lasciato eredità di affetti in parenti ed amici. Sembrano davvero vite parallele, di poeti, di artisti da palcoscenico, di grandi comunicatori sociali, dispensatori di emozioni e indirette verità. Tonino era carismatico attore della Compagnia teatrale Le 4 C, Vito un cantautore filosofico di successo, animatore del gruppo nuovo folk “I figli di Calabria”, e fotoamatore, nonché ricercatore di amene spiritualità. Due veri artisti che parlavano alle nostre anime. E continueranno a farlo attraverso le loro poesie, la loro arte, la loro amicizia. Vito Maida amava Agnone, amava i suoi poeti ai quali scriveva generosamente lettere di apprezzamento e di lode. A Tonino Bartolomeo ha persino dedicato una poesia (datata Soverato 24 marzo 2001), che oggi leggiamo a pagina 61 della predetta raccolta “Spine e spighe”: Le parole dei poeti / sono luce costante tra noi, / passaggi di cielo / nelle nostre vite, / lieviti di stelle. Tonino Bartolomeo, nel suo letto d’ospedale, aveva avuto il tempo di trovare conforto in questi versi a Lui dedicati dal poeta calabrese Vito Maida… Chi crede nel Paradiso sa bene che Vito e Tonino hanno già realizzato il gemellaggio poetico e celeste che li unisce pure nella nostra memoria e nel nostro perenne omaggio. |