Data: 31/12/2006 - Anno: 12 - Numero: 4 - Pagina: 27 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
IL NOSTRO SITO: www.laradice.it |
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AUTORE: DIREZIONE (Altri articoli dell'autore)
Nati non certo ieri e cresciuti ad una scuola non poco diversa dall’attuale, nella scrittura noi continuiamo a prediligere il cartaceo. Ma non siamo così ciechi da rigettare il nuovo, da misconoscerne i vantaggi, e da non usarlo, questo nuovo, almeno nella misura in cui ci è utile aiutandoci a produrre più e meglio, in tempi ridotti, guardandoci dalle dosi alienanti. Questo periodico continua a viaggiare, ormai dal 1994, in automobile, in treno, in aereo. Non dal 1994, ma ormai da alcuni anni lo si trova, dalla prima all’ultima pagina, anche in internet. Questa gran bella cosa, considerate le nostre scarse risorse economiche e tecnico-professionali, è dovuta unicamente all’iniziativa e al costante impegno dell’amico Giuseppe Caporale, che non solo trasferisce nel sito ogni numero de “La Radice” appena stampato, ma anche i numeri precedenti, a ritroso, sino al primo, quello del 30 aprile 1994. Anche i numeri dei quali non portavamo ancora il floppy in tipografia per la stampa, ma pagine dattiloscritte. E quel che più conta è che non l’abbiamo chiesto noi un tale servizio, ma è stato Caporale a proporcelo, e quindi a realizzarlo. Così come si deve alla sua iniziativa e al suo lavoro se, entrando nel nostro sito, si trova la Biblioteca Comunale di Badolato: sono già stati scaricati tremila volumi, ma il lavoro continua. E senza alcun compenso. Da questo numero il nostro sito si arricchisce di una “rubrica” in più che abbiamo deciso di nomare “ALTRO SPAZIO”: l’amico Caporale -è sempre lui il nostro collaboratore informatico- vi trasferisce tutti i contributi -se e quando ce ne saranno- che non figurano nel numero che si dà alle stampe, unicamente perchè nell’economia globale del periodico si ritiene di dar loro altra collocazione, più opportuna, più consona e qualche volta anche più obbligata. Sempre nella speranza che ciò torni utile, non al periodico, chè non è destinatario del nostro lavoro, ma ai sempre più numerosi nostri lettori. |