Data: 31/12/2008 - Anno: 14 - Numero: 3 - Pagina: 3 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
IL PITTORE ZEUXIS E LA FIGURA DI ELENA |
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AUTORE: Francesco Misitano (Altri articoli dell'autore)
Scrive Cicerone nel libro secondo del De inventione: <<I Crotoniati una volta, essendo fiorenti di ogni ricchezza ed essendo considerati in Italia beati fra i primi, volevano arricchire di quadri di buona fattura il tempio di Giunone, che veneravano molto religiosamente. Perciò fecero ricorso a Zeuxis di Eraclea, che allora si stimava eccellesse di gran lunga fra tutti gli altri pittori, e lo ebbero a gran prezzo. Egli dipinse numerosissimi quadri, una parte dei quali giunse fino a noi per la devozione che si portava al tempio. E poichè una muta immagine conteneva in sè la straordinaria bellezza di una forma muliebre, disse di voler dipingere la figura di Elena. E dato che i Crotoniati spesso avevano sentito che egli superava di molto gli altri nel dipingere il corpo femminile, volentieri gli diedero ascolto, ritenendo che egli (...) avrebbe loro lasciato in quel tempio un’opera di ottima fattura. Nè tuttavia quell’opinione li ingannò. Infatti Zeuxis subito chiese: “Fornitemi dunque (...), di grazia, le più formose vergini della città, perchè dipinga ciò che vi ho promesso, affinchè la verità, ad imitazione dell’essere animato, si trasferisca nella muta immagine.” Allora i Crotoniati, per pubblica decisione, condussero fanciulle in un sol luogo e diedero al pittore la facoltà di scegliere quella che volesse. Egli ne scelse cinque.>> <<Del corpo di ognuna di esse>>, aggiunge la rivista settimanale tedesca Prisma, n. 37, del 12 settembre 2008, pag. 12, <<egli dipinse soltanto le parti più belle e le sistemò insieme, come in un mosaico, per dare di Elena una figura ideale. In virtù di questa sua opera>>, sentenzia la rivista, <<Zeuxis potrà essere considerato come l’antesignano della chirurgia estetica.>> Il pittore Zeuxis, contrariamente a quanto tramanda Cicerone, non era di Eraclea, ma di Atene. |