Associazione culturale “La Radice”
Registrazione Tribunale di Catanzaro n° 38 del 12.04.1995



Home
Info
Autori
Biografie
Periodici
Cerca
Video
Link
Archivio
Lettere
Estinti
Gestionale
Articolo meno letto:
UN’ALBA DA MIA MADRE Dal balcone della mia casa, 17 marzo attorno alle sei Vito Teti
Autore:     Data: 30/04/2019  
WebCam su badolato borgo

Inserisci email per essere aggio Inserisci email per essere aggiornato


 LINK Culturali su Badolato:

Storia di Badolato a partire dai 50 anni della parrocchia Santi Angeli custodi di Badolato Marina, i giovani di ieri si raccontano.
www.laradice.it/bibliotecabadolato

Archivio di foto di interesse artistico culturale e storico - chiunque può partecipare inviando foto, descrizione e dati dell'autore
www.laradice.it/archiviofoto

Per ricordare chi ci ha preceduto e fà parte della  nostra storia
www.laradice.it/estinti


ACCETTIAMO:
  • MATERIALE da pubblicare o da conservare;
  • NOTIZIE storiche e d'altro genere;
  • INDIRIZZI di Badolatesi che ancora non ricevono il giornale;
  • FOTOGRAFIE di qualche interesse;
  • SUGGERIMENTI, che terremo presenti;
  • CONTRIBUTI in denaro.

Visite:
Pagine richieste:
Utenti collegati:
dal 01/05/2004

Locations of visitors to this page

Data: 31/12/2008 - Anno: 14 - Numero: 3 - Pagina: 16 - INDIETRO - INDICE - AVANTI

L'ARTE DI TINGERE DEI NOSTRI NONNI

Letture: 1289               AUTORE: Orlando Sculli (Altri articoli dell'autore)        

(Il professore Orlando Sculli, calabrese puro sangue del Reggino, `8F in contatto con noi e ci legge ormai da tanti anni. I suoi interessi vanno dalla civilt`88 del mondo classico alla storia della nostra regione, dall’antropologia alla narrativa, dal dialetto alla viticoltura`C9 In questo periodo sta scavando tra gli anziani della nostra terra per recuperare i segreti dell’arte di tingere dei nostri nonni, argomento del quale ci ha mandato un suo pensiero -rivolto soprattutto ad insegnanti- che noi riteniamo doveroso pubblicare: leggiamolo.)

L’ARTE DI TINGERE DEI NOSTRI NONNI

Dall’inizio degli anni 50 ormai, le donne non utilizzano pi`9D i colori naturali per tingere i loro vestiti o i tessuti in genere. Questo `8F avvenuto perch`8E il dopoguerra `8F stato contrassegnato dallo sviluppo tumultuoso delle industrie tessili, che hanno offerto a buon mercato tessuti di qualit`88 per confezionare gli abiti e per dotare le famiglie dei corredi necessari per le spose o per altro (coperte, lenzuoli). Certamente la fine delle ristrettezze finanziarie e la caduta del fascismo che aveva aiutato indirettamente la sopravvivenza dell’artigianato legato alla tessitura con la politica dell’autarchia, diede il colpo di grazia alla tessitura e di conseguenza all’arte di colorare. In ogni paese le ragazze apprendevano l’arte del tingere le stoffe, dopo aver imparato a conoscere le piante tintorie; `8F ovvio che tale procedura seguiva quella della preparazione dei tessuti previa tessitura. Nei paesi dell’entroterra fino agli inizi del ’900 ogni ragazza o quasi sapeva tessere e preparare le coperte, la tela per lenzuoli, tovaglie, per asciugamani, per salviette, per sacchi, per mantelli, ecc., che aveva bisogno di essere colorata. La natura provvedeva con numerose piante, ma era necessario conoscerle profondamente nei loro momenti pi`9D favorevoli alla necessit`88. Pertanto c’erano le pi`9D esperte che indicavano i segreti alle proprie figlie e dalla conoscenza pi`9D sofisticata derivavano i prodotti migliori. Naturalmente esistevano i tintori di professione che conoscevano i segreti pi`9D determinanti nella preparazione dei colori e dell’arte tintoria in genere. Essi erano i depositari degli antichi segreti e delle tecnologie pi`9D sofisticate arrivati fino a loro dal mondo classico o quantomeno dal mondo bizantino, quando la Calabria esportava colori. Famosi erano i tintori di Gioiosa nella Locride che giravano di paese in paese per tingere le stoffe pi`9D preziose dei ricchi o i filati in genere. L’ultimo tintore della Valle del Torbido si chiamava Pasquale Al`93 e mor`93 novantenne pi`9D di vent’anni fa. Egli era stato pertanto pienamente attivo negli anni del fascismo quando non s’importavano i colori, a causa della politica di autarchia ed era pienamente attiva l’arte del tingere. Il nostro compito dunque sar`88 quello di sensibilizzare gli allievi all’ambiente naturale creando un approccio piacevolissimo ad esso avvicinando i ragazzi alle piante tintorie e facendo loro apprendere le pi`9D facili tecniche di colorazione naturale. Come ricaduta delle conoscenze acquisite, saranno tinte delle stoffe in vari colori e con esse saranno confezionati degli abiti.


E-mail:              Webmaster: www.giuseppecaporale.it               Segnalazione errori

Testi e materiale Copyright©
Associazione culturale La Radice
  www.laradice.it

Sviluppo e design Copyright©
Giuseppe Caporale
 www.giuseppecaporale.it

Tecnologie e software Copyright©
SISTEMIC di Giuseppe Caporale
 www.sistemic.it

Advertising e link support
by www.Golink.it

Golink www.Golink.it