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Autore:     Data: 31/12/2015  
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Data: 31/12/2015 - Anno: 21 - Numero: 3 - Pagina: 27 - INDIETRO - INDICE - AVANTI

GIUBILEO DELLA MISERICORDIA:

Letture: 338               AUTORE: Pietro Cossari (Altri articoli dell'autore)        

GIUBILEO DELLA MISERICORDIA: APERTA LA “PORTA” ANCHE A BADOLATO

Il santuario basiliano di Maria Santissima della Sanità, riconosciuto come meta di pellegrinaggi
e preghiere nei sub-itinerari dell’Anno Giubilare della Misericordia indetto da Papa
Francesco, sabato 19 dicembre 2015 è stato teatro di uno storico avvenimento che sarà a lungo
ricordato negli annali badolatesi. Monsignor Antonio Cantisani, arcivescovo emerito di Catanzaro
- Squillace, alla presenza dei numerosi fedeli che gremivano l’antico tempio mariano e
l’antistante piazzale, del commissario prefettizio Umberto Pio Campisi, del maresciallo dei carabinieri
Luca Massaro, dei rappresentanti delle tre locali Confraternite, della Croce Rossa Italiana,
dell’Unitalsi, dell’Associazione Nazionale Carabinieri e della Polizia Locale, ha, infatti,
simbolicamente aperto la Porta Santa del vetusto luogo di culto che ospita l’artistica statua della
Madonna scolpita a Ortisei da Ferdinando
Perathoner. La cerimonia che ha avuto inizio
sulla rotonda, sotto la gigantesca croce
alta trentatré metri, è poi proseguita con
una singolare processione sino al santuario
dove l’alto prelato ha concelebrato la
Santa Messa insieme ai due parroci don
Vincenzo Gallelli e don Salvatore Tropiano.
La funzione liturgica, resa ancor più
solenne e suggestiva dall’assistenza di
alcuni diaconi e seminaristi, e dai brani
eseguiti dal coro “Jubilate Deo” della parrocchia
dei Santi Angeli Custodi di Badolato Marina diretto da Vittoria Nisticò, è stata molto
toccante. «Grazie, caro Papa Francesco. - Ha esordito nella sua omelia, il presule che come un
padre si è rivolto all’assemblea dei fedeli - Grazie per aver istituito in via straordinaria, l’Anno
della Misericordia che ci induce a riflettere sull’immensa bontà del Signore. “Misericordiae
Vultus” cioè il Volto della Misericordia. Questo il titolo della bolla attraverso cui il Sommo
Pontefice ha indetto il Giubileo Straordinario per contemplare Gesù Cristo, vero volto della
Misericordia del Padre e per comprendere che bisogna non tanto essere amati ma sentirsi amati
al pari della Santissima Vergine di Nazareth che ha risposto immediatamente alla chiamata.
Attraverso Lei, il Padre Celeste ha reagito al peccato con la pienezza del suo amore, con la sua
Misericordia che è sempre più grande d’ogni peccato. Quest’amore misericordioso, il Signore
continua a riversarlo sulla terra e sulla chiesa di Gesù perché, come ripete continuamente
Papa Francesco, l’architrave che sorregge la vita della Chiesa è la Misericordia. La porta
aperta indica che Gesù Cristo venne non per condannare, ma per salvare. Gesù disse: “Io sono
la porta. Se uno entra attraverso di me sarà salvo.ˮ Siate dunque - ha concluso - missionari
di pace e operatori di Misericordia perché la gioia di Dio consiste nel suo perdono e perché
vivere l’anno giubilare significa essenzialmente vivere nella felicità e nell’amore di Dio che
sempre perdona!». La cerimonia è poi terminata con i sentiti ringraziamenti da parte del rettore
del santuario don Vincenzo Gallelli e del seminarista Amedeo Gallelli (impegnato nel restauro
e nella manutenzione del sacro tempio mariano), a monsignor Cantisani, all’arcivescovo Vincenzo
Bertolone e a tutti i volontari che hanno reso possibile il memorabile evento.


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