Data: 30/04/2021 - Anno: 27 - Numero: 1 - Pagina: 23 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
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AUTORE: Giacomo Leuzzi (Altri articoli dell'autore)
L’alluce valgo è una delle patologie più diffuse del piede e colpisce quasi esclusivamente le donne in età adulta. Le forme che si manifestano in giovane età sono più spesso quelle congenite. Non è una patologia generalmente ereditaria, ma si sviluppa comunque in chi ha una predisposizione ereditaria alla lassità legamentosa e muscolare dei flessori dell’alluce e dei muscoli della volta plantare. Si presenta come una deviazione laterale dell’alluce che, inclinandosi progressivamente verso le altre dita, determina a catena una deviazione anche di queste e a volte si porta al di sopra o al di sotto del dito a fianco. Contemporaneamente, si viene a formare una sporgenza ossea sulla parte esterna della base del dito che, nel conflitto con la calzatura, porta alla formazione di una tumefazione e un arrossamento con infiammazione dolorosa (Borsite). Da qui, la difficoltà o impossibilità a trovare una calzatura idonea, con il grave danno funzionale che ne deriva. Si può convivere con tale patologia se all’evidenziarsi della deformità in fase precoce vengono usate calzature adeguate, si pratica ginnastica e si usa il tutore (che è un apparecchio ortopedico correttivo), facendo ricorso agli antidolorifici per breve periodo solo allorquando dovessero manifestarsi segni di infiammazione con dolore intenso. La chirurgia solitamente è l’ultima risorsa che viene attuata solo se i tentativi di trattamento conservativo non sono andati a buon fine e la sintomatologia dolorosa è particolarmente invalidante. Quindi è importante la diagnosi precoce ed il trattamento conservativo precoce per limitare il ricorso all’intervento chirurgico. |