Data: 31/12/2007 - Anno: 13 - Numero: 4 - Pagina: 22 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
BIBLIOTECA PARROCCHIALE "ARCIPRETE DON ANDREA SPAGNOLO" |
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AUTORE: Vincenzo Squillacioti (Altri articoli dell'autore)
La navata di sinistra della chiesa matrice di Santa Barbara, in Amaroni, ha atteso novant'anni per venire ultimata ed iniziare quindi ad essere fruita e goduta dalla Comunità amaronese. Una cerimonia non proprio di ogni giorno quella del 27 dicembre u.s. nel piccolo centro dell'entroterra ionico nei pressi di Squillace. Alle ore 18 appuntamento alla chiesa matrice per incontrarsi con don Marcello, il Parroco, e con i suoi numerosi e validi collaboratori. Quasi padrone di casa, insieme al Parroco, il Sindaco del paese, sensibile interlocutore dell'Autorità ecclesiastica nel portare avanti un progetto che realizza un sogno di intere generazioni di Amaroni. Numerose le personalità intervenute dai paesi vicini e da Catanzaro: un onorevole, un tenente colonnello dell'Esercito, un preside di Scuola superiore, i Sindaci dei paesi vicini… e la maggior parte degli Amaronesi, dentro e fuori della chiesa. La "nuova" struttura, ripresa e ultimata con un finanziamento pubblico e con tanta manodopera del volontariato locale, su progetto di un giovane architetto del luogo che ha illustrato ai presenti i principi ispiratori tra cui fondamentali la "continuità materica" e il "rigore storico", è stata benedetta dall'Arcivescovo di Catanzaro-Squillace, mons. Antonio Ciliberti. Una serata dal forte calore umano e sicuramente edificante. Un incontro durante il quale, tra le parole pronunciate, essenziali, equilibrate e sane, erano spesso ripetute cultura, memoria, identità. Amaroni è per noi fuori mano. Come mai, allora, la presenza alla cerimonia di tre Badolatesi? La nuova navata verrà adibita nella parte alta a sala per conferenze ed incontri vari; nella parte sottostante, invece, trova posto la Biblioteca Parrocchiale "Arciprete don Andrea Spagnolo". Il nostro don Andrea ci ha lasciati il 25 agosto 2007 ("La Radice", n° 3/2007, pag. 31). Arciprete per 35 anni in Amaroni (1959-1994), ha lasciato di sé un'impronta che il tempo non facilmente cancellerà. Ha lasciato alla Comunità, con la quale è cresciuto e per la quale è vissuto, i suoi tantissimi libri, già scaffalati nella Biblioteca che porta il suo nome. Amaroni ha così deciso di onorare la memoria di un Pastore intelligente, preparato, umile, buono e prodigo. Non poteva mancare, perciò, la nipote Dina Spagnolo Toscano (figlia di Vincenzo), venuta apposta da Reggio Calabria in rappresentanza di tutta la famiglia Spagnolo. E accanto a lei Vincenzo Martello, il Badolatese che in questi ultimi anni ha seguito più da vicino don Andrea nei suoi spostamenti, nella sua attività in favore di seminaristi e di missionari, nelle sue sofferenze. Il sottoscritto ha voluto trovarsi ad Amaroni a titolo personale, perché amico ed estimatore di don Andrea. Ma anche in rappresentanza de "La Radice", cui egli era sempre vicino, anche quale attento lettore. Il sottoscritto, però, seduto tra i banchi in mezzo a tanta gente che onorava quella sera la memoria del proprio Arciprete scomparso, si è sentito rappresentante anche della Comunità badolatese di cui il Sacerdote don Andrea era e si sentiva viva parte. |