Data: 30/06/2003 - Anno: 9 - Numero: 2 - Pagina: 9 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
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AUTORE: Vincenzo Squillacioti (Altri articoli dell'autore)
Non vogliamo scrivere della legge dall’italianissimo titolo “Lodo Maccanico”, come non abbiamo voluto scrivere della “Cirami”, e di quella sulle rogatorie, e di quella sulla depenalizzazione del falso in bilancio… Né vogliamo dire se tale legge ci piace e se –secondo noi- il Parlamento Italiano l’ha voluta e l’ha fatta per il popolo di cui è espressione, o se per alcuni, o se soltanto per un tale. E non vogliamo neanche rispondere se siamo lieti ed orgogliosi che in una Università di Berlino sia stato chiesto al presidente della Repubblica Italiana perché l’ha firmata e non l’ha respinta al mittente. Né vogliamo confessare ai nostri lettori se siamo proprio lieti ed orgogliosi di essere italiani. Sono cose, comunque, che tutti sanno. Così come tutti sanno ciò che pensiamo di Poste Italiane, ad esempio, e dei “Molti sportelli del Basso Ionio (che) verranno soppressi tra pochi giorni… tra cui Badolato, Santa Caterina e San Sostene”, come scrive a pag. 21 il Quotidiano di venerdì 20 giugno 2003. Confessiamo, invece, che ci ha colpito la notizia che abbiamo ascoltato al TG 2 delle ore 13 del 26 giugno 2003, che la Regione Puglia deve alla Regione Basilicata 30 milioni di euro per fornitura di acqua per il proprio fabbisogno. Sappiamo, e non da oggi, come vanno queste cose. Ormai si paga tutto, a cominciare proprio dall’acqua, che è scarsa (?), e preziosa, e perciò va rubata, deviata, contesa, sequestrata e infeudata da certi poteri. (Mi diceva con rassegnazione una Signora che vive in Argentina che così come oggi si fanno le guerre per il petrolio, tra i futuri conflitti ci saranno quelli per impadronirsi dell’acqua.). E come l’acqua infinite altre cose. E così, in un continuo crescendo, in misura proporzionale all’occupazione degli Stati da parte di pochi. Ed anche in rapporto alla frantumazione degli Stati. Per cui ognuno, ogni regione nella fattispecie, dovrà sopravvivere con ciò che ha: con niente, se non avrà niente. La Regione Calabria quasi certamente non dovrà mai indebitarsi per l’acquisto di acqua dalla Basilicata o dalla Campania. Né sarà mai costretta a firmare cambiali per acquistare armamenti! Ma le strade (es.: la… E 90) chi gliele farà mai?! Dove la Regione Calabria troverà i soldi per creare e far funzionare bene le sue strutture sanitarie? E con quali risorse provvederà la Regione Calabria alle esigenze di una Scuola almeno decente? Io non lo so. Lo sanno, forse, quelli che hanno occupato e continuano ad occupare lo Stato. Ed anche quelli che vogliono e fanno e impongono la devoluzione. |