Data: 31/03/2003 - Anno: 9 - Numero: 1 - Pagina: 32 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
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AUTORE: REDAZIONE (Altri articoli dell'autore)
Eravamo convinti che, manifestando, non avremmo sconfitto i forti perché interessati propositi di guerra. E la guerra c’è stata. Eravamo convinti che non avremmo avuto il consenso dei numerosi che la guerra non la rigettano, neanche assistendo in diretta per televisione all’uccisione degli innocenti dei deboli, dei bambini. E il consenso non è stato generale. Eravamo convinti che non saremmo stati numerosi a marciare. E abbiamo marciato soltanto in quattrocento, il 15 febbraio a Badolato Marina. Non pochi erano dei paesi vicini. Qualcuno di Catanzaro. “La Radice” è comunque scesa in piazza con l’iniziativa, l’organizzazione, la forte convinzione di alzare alta la voce anche da questo abbandonato angolo della periferia del mondo. La Parrocchia “SS Angeli Custodi” ha portato la fede religiosa, l’impegno, il calore e il colore dei tanti bambini presenti, accompagnati dai sensibili genitori e dal Pastore. Significativa la presenza del C.I.R., con la sua responsabile regionale e con numerosi giovani del Kurdistan, della Repubblica Democratica del Congo, del Togo, del Kosovo di etnia Rom. Nessuna bandiera della pace; e non per paura della disposizione che ne proibiva la presenza, o per timore che qualcuno dicesse anche di noi che non s’aspettava niente di buono, ma perché qui da noi non è facile neanche trovare una bandiera, non solo della pace. In compenso, a metà percorso sulla via Nazionale, nel cielo tanti palloncini dai colori dell’arcobaleno, i colori della pace. Pace che, purtroppo, non ci sarà mai sul pianeta se non passerà prima per il cuore degli uomini, di tutti gli uomini.
PACE
Non importa che tu sia uomo o donna, vecchio o fanciullo, operaio o contadino, soldato o studente o commerciante; non importa quale sia il tuo credo politico o quello religioso; se ti chiedo qual è la cosa più importante per l’umanità rispondi prima dopo sempre: la Pace! (Li Tien Min) |