Data: 30/09/2004 - Anno: 10 - Numero: 3 - Pagina: 10 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
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AUTORE: REDAZIONE (Altri articoli dell'autore)
Ogni tanto siamo costretti anche noi a dover procedere a delle correzioni. E quando ciò avviene lo facciamo volentieri, non soltanto perché atto dovuto nei confronti dei lettori e degli amici dei quali storpiamo, ovviamente senza volerlo, le parole, se non proprio i pensieri, ma anche perché convinti che essere capaci e disponibili a correggersi è atteggiamento positivo ed encomiabile. A pagina 22 del n° 2/2004 di questo periodico, abbiamo riportato, alla fine, una bella citazione del nostro don Andrea Spagnolo, sbagliando, nel copiare dal manoscritto, l’ultima parola dell’ultimo rigo. L’Autore latino ricordato era Virgilio, che alla fine del verso 56 del III libro della sua Eneide scriveva cògis, e non coepis. Quasi ad ammenda, e per la soddisfazione dei cultori della lingua latina e del grande Mantovano, riportiamo qui di seguito l’intera frase, con gli accenti dovuti: ................ Quid nòn / mortàlia pèctora cògis, àuri sàcra famès! / |