Data: 30/09/2005 - Anno: 11 - Numero: 3 - Pagina: 16 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
ESPERANTO: NON SOLO LINGUA |
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AUTORE: Vincenzo Piperissa (Altri articoli dell'autore)
Ringrazio il Prof. Squillacioti per il nuovo invito a scrivere ancora, di me, su questa rivista per via di una particolare associazione di cui faccio parte e dell’attività connessa che svolgo e promuovo fin dagli inizi degli anni ‘90. Di seguito propongo una leggera sintesi promozionale, quasi imitata, rimandando gli approfondimenti ai testi ufficiali che possono essere ottenuti visitando i siti: www.servas.org – www.servas.it . Nell’ambito delle varie organizzazioni esistenti nel mondo, ce n’è una che merita particolare attenzione. Si chiama “SERVAS” dall’Esperanto “ni servas” letteralmente: “noi serviamo”. È una organizzazione internazionale non governativa diffusa in tutto il mondo, riconosciuta dall’UNESCO e rappresentata all’ONU fin dal 1973. Nasce nel 1949, in Danimarca, come movimento Peacebuilders (costruttori di pace), ad opera di un gruppo di pacifisti provenienti da diversi Paesi del mondo, fa riferimento: - al pensiero di Gandhi e alla sua soluzione dei conflitti tramite la non-violenza; - alla rete di Folk High School diffuse nei Paesi scandinavi: scuole popolari, di educazione permanente, aperte a tutti; - alla tradizionale ospitalità itinerante dei Quaccheri. L’idea fu di creare una rete estesa di persone interessate a stimolare la collaborazione fra i popoli di tutti i Paesi attraverso un sistema di “viaggio, studio, lavoro”, che facilitava le visite e la conoscenza fra le differenti culture. Questo pensiero fu possibile attraverso un sistema spontaneo di ospitalità poiché nel mondo esistono famiglie, singoli e comunità, disposti ad accogliere, per qualche giorno, viaggiatori stranieri. In pratica si trattò di articolare un sistema attraverso il quale i viaggiatori “approvati” potevano ricevere una lista di ospiti in Paesi differenti, potendo scrivere per richiedere ospitalità. Ogni viaggio con Servas, quindi, ha lo scopo di promuovere la pace attraverso la conoscenza degli uni con gli altri, per tale motivo, con i nuovi amici, occorre avere la disponibilità al dialogo e la capacità di adattamento reciproco. Così, l’anima del Paese visitato viene compresa e approfondita. I mille volti della gente, delle persone incontrate per strada, nei bar, sui treni, che sembrano passare velocemente come semplici comparse, non rimangono impressioni epidermiche superficiali come di un comune viaggio nel Paese straniero. Servas è concepito per chi desidera visitare un Paese estero partecipando alla vita dei suoi abitanti, per chi permette a gente di altre nazioni di prendere parte un poco alla vita del suo, per chi cerchi di superare i pregiudizi e comunicare con gli altri, per chi crede che con un po’ di impegno la pace sia possibile. Servas è un mezzo per: vivere amicizie internazionali; conoscere popoli e culture; dare un contributo personale alla pace ed alla cooperazione attraverso la disinteressata ospitalità di migliaia di persone in tutto il mondo. Servas è per te, se desideri Viaggiare, Incontrare, Ospitare. In Italia ci sono circa 1700 Servas, di cui solo 6 in Calabria. Io Vincenzo Piperissa faccio parte di Servas. A oggi ho ospitato a Badolato oltre cinquanta persone provenienti da gran parte del mondo.
(Veramente contenti d’aver avuto l’idea d’invitare l’amico Vincenzo Piperissa a scrivere un altro pezzo per noi, anche in qualità di esperantista di vecchia data lo ringraziamo per averci proposto valori universali di alto spessore umano.) |