Data: 31/12/2019 - Anno: 25 - Numero: 3 - Pagina: 33 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
IL CALENDARIO DI MARCELLINARA |
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AUTORE: Vincenzo Squillacioti (Altri articoli dell'autore)
Un tempo ormai lontano, alcuni oggetti, che oggi circolano a centinaia di milioni e sono d’uso così comune che sembrano esistere da sempre, trovavano poco spazio nelle case della nostra gente, di Badolato e di chissà quanti altri luoghi in Italia e nel mondo. Mi riferisco a penne e calamai, a libri e a quaderni, a giornali, ad almanacchi, a calendari. I calendari ci sono sempre stati: la loro nascita si perde nella notte dei tempi, e si può immaginare, con un po’ di fantasia, il materiale di cui erano fatti, la struttura, i contenuti, la periodicità, se lunari o solari, gli scopi, certamente numerosi, senz’altro religiosi, ma anche militari, agricoli, marinari, ecc. Limitata non poteva che essere la diffusione, perché le comunicazioni e i passaggi non erano infiniti e aggrovigliati come lo sono oggi. Il calendario, come lo conosciamo le presenti generazioni e quelle che ci hanno da poco preceduto, quello da muro in particolare ma anche quelli da tavolo e tascabili, ha ricevuto un notevole impulso con la nascita, nel 1945, del “Calendario di Frate Indovino” (Padre Mariangelo da Cerqueto, Cappuccino) che oggi viene stampato in oltre quaranta milioni di copie, subendo in quest’ultimo settantennio notevoli trasformazioni. Per quel che riguarda il numero si può parlare ormai di pesante inflazione: oltre alle Istituzioni religiose sempre più numerose, lo stampano le Banche, le grandi e le piccole Aziende, i grandi e i piccoli Negozi, le Associazioni professionali, le Case editrici, le Librerie, le Forse Armate,… E sì, perché il Calendario è ormai un formidabile strumento di pubblicità! Oggi il Calendario viene stampato e diffuso anche da Associazioni varie che promuovono cultura, beneficenza, accoglienza, volontariato in settori vari. Alcune Istituzioni, in particolare, attraverso il calendario portano alla luce la storia della Comunità in cui operano, il linguaggio, la poesia, l’arte, i costumi, le feste, le fiere, le eccellenze,… Ci piace qui ricordare il “Calendario jazzarotu” realizzato per tanti anni da un’Associazione culturale di Gizzeria, guidata da Michele Maruca. E ci piace scrivere del Calendario 2020 “In cammino tra borghi costumi e tradizioni”, realizzato dalla Pro Loco di Marcellinara. Alla “Casa della Cultura” della cittadina dell’Istmo c’è stata grande festa la sera del 24 dicembre u.s. per la presentazione del pregevole lavoro, nel quale è rappresentata tutta la Calabra: 14 coloratissime pagine con tante belle fotografie dovute alla maestria di Alfredo Càiola. Su invito della Pro Loco di Badolato, c’eravamo anche noi alla bella e ben organizzata manifestazio ne, per il piacere di partecipare, per ascoltare gli interventi delle Autorità presenti, tra le quali il Sindaco di Marcellinara, il Presidente regionale e il Presidente provinciale dell’U.N.P.L.I. Calabria, per portare il saluto de “La Radice” e della Comunità badolatese. La parte più esaltante della serata è stata, ovviamente, la sfilata dei costumi tradizionali dei seguenti nostri paesi indossati da tante belle persone: Badolato (CZ), Caccuri (KR), Castrovillari (CS), Caulonia (RC), Curinga (CZ), Gimigliano (CZ), Girifalco (CZ), Gizzeria (CZ), Marcellinara (CZ), Parghelia (VV), Petrizzi (CZ), Tiriolo (CZ). Il costume di Badolato era indossato dalla nostra giovane architetto Francesca Varano. Una bella manifestazione! Un bel lavoro!
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