Data: 31/08/2015 - Anno: 21 - Numero: 2 - Pagina: 25 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
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AUTORE: Mimma Piroso (Altri articoli dell'autore)
L’hanno saputo esprimere e spiegare bene i bambini della scuola primaria di Badolato in una significativa manifestazione che si è svolta l’otto giugno 2015 nella sala della loro scuola. In seno all’iniziativa “IL MAGGIO DEI LIBRI” cui ha aderito tutto l’Istituto “Tommaso Campanella” di Badolato Marina e Santa Caterina Ionio, i bambini di alcune classi della scuola primaria di Badolato, per tutto il mese, sono stati coinvolti a ricercare, trascrivere, scegliere, leggere ad alta voce, pensieri, riguardanti i libri e la lettura. Hanno saputo scovare e portare in classe centinaia di citazioni e massime di autori famosi contemporanei e del passato. È stato suggestivo vivere un momento di condivisione di queste loro piccole importanti scoperte e constatare con quale disinvoltura e consapevolezza hanno saputo interpretare i messaggi gestendo le due ore da principali protagonisti. Uno alla volta, davanti a coetanei ed adulti hanno dato voce a pensieri di Rodari, Eco, Leopardi, Pavese, Salviati, Terzani… facendo emergere quanto sia fondamentale leggere ad ogni età, in ogni tempo, al di fuori degli spazi preposti ed istituzionali... leggere… leggere è stato sempre e deve continuare ad essere un bisogno essenziale per la crescita della persona così come il nutrirsi. “IL MAGGIO DEI LIBRI”, iniziativa promossa dal Centro per il Libro e la Lettura, nell’ultima fase dell’anno scolastico, e già “LIBRIAMOCI” nel mese di ottobre, sono state due iniziative che hanno animato l’evolversi del progetto biblioteca “L’amico di nome libro”. Questo percorso fatto seguire agli alunni durante tutto l’anno scolastico, curando anche le attività di prestito della biblioteca d’Istituto, è stato arricchito dalla collaborazione dell’Associazione Culturale “La Radice”, invitata in ambedue le manifestazioni, nell’intento di coinvolgere nell’offerta formativa persone ed autori che, in quanto più prossimi al territorio di appartenenza, ce ne facciano scoprire e rivalutare l’entità culturale, valido humus per la costruzione e la tutela dell’identità personale e sociale. Ci corre l’obbligo, in questo contesto, di partecipare ai lettori de “La Radice” la bravura di 21 piccoli allievi che, in quest’ultimo biennio, in classe IV e V hanno saputo portare avanti il lavoro intitolato “Racconto la mia storia”. È un progetto curricolare legato a “La Radice” in quanto ha avuto come contenuti proprio alcuni racconti pubblicati nello stesso periodico e poi raccolti nel testo “E uno, e due, e tre... racconti dal Sud” di Vincenzo Squillacioti. Oltre alla lettura in classe, alla comprensione e all’analisi del testo, i bambini si sono impegnati a compiere interviste ai nonni, ricerche legate agli usi e costumi del passato, intervista all’autore dei racconti, visita guidata alla sede dell’associazione culturale, passeggiata culturale a Badolato borgo sui luoghi dei racconti e nelle botteghe artigiane. È stata una soddisfazione vedere gli alunni all’opera e constatare la serietà e la curiosità mentre scoprivano il significato, il confronto, il valore caratteristico di tanti aspetti e di tanti personaggi del passato che quasi sembra ricomincino a rivivere e a rianimarsi, negli occhi affascinati dei bambini. Alla fine del percorso biennale, e proprio all’interno della stessa manifestazione dell’8 giugno, questi 21 alunni di classe quinta sono stati premiati dal Presidente Mario Ruggero Gallelli, un premio insolito, un premio per far risaltare, riconoscendolo, il serio ed utile lavoro che i piccoli hanno saputo svolgere. Chiamandoli per nome, il professore Gallelli ha consegnato ad ognuno una tessera che simboleggia l’iscrizione, quali giovani soci onorari, all’Associazione Culturale “La Radice”.
È stata una grande bella sorpresa... tutti con un palmo di naso... qualcuno prontamente, subito dopo la consegna della tessera, ha chiesto: “Ma adesso posso lavorare per “La Radice...?” La risposta dev’essere stata piuttosto chiara e ben accolta perché, già nella stessa serata, qualche genitore si è sentito dire: “Papà ho trovato lavoro...! Non sarò pagato ma stai tranquillo, è un bel lavoro!!!” |