Data: 30/04/2008 - Anno: 14 - Numero: 1 - Pagina: 20 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
LEGGENDO DI GIUSEPPE PISANI |
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Letture: 1242
AUTORE: Giorgio Spina (Altri articoli dell'autore)
(Il Signor Giorgio Spina, professore emerito dell’Università di Genova, lettore e collaboratore di questo periodico, leggendo di Peppino Pisani alle pagine 36-40 del n° 4/2007, ci ha fatto avere la seguente interessante lettera che ci piace partecipare ai nostri lettori.)
Caro Direttore, leggo il numero di dicembre u.s. del Suo pregevole periodico “La Radice” e non posso fare a meno di esprimerLe la commozione che provo nel soffermarmi sulla rievocazione di Giuseppe Pisani, Suo concittadino, vittima dell’odio fratricida che ha funestato anche le contrade della Liguria durante il tragico periodo dell’occupazione militare nazista. Mi ha commosso perchè, allora giovinetto, per scampare ai pesanti, quotidiani bombardamenti aerei anglo-americani sulla mia Genova natia e sfuggire alle frequenti retate nel centro cittadino, trovai rifugio in quei terribili mesi del 1944 proprio nella Fontanabuona, una vallata a ridosso della riviera del Levante ligure, dove il Suo concittadino cadde sotto il fuoco di una feroce rappresaglia perpetrata dalla divisione “Monterosa” che, costituita in Germania con reclute nostrane del 1924 e 1925, presidiava la vallata insieme a reparti di tedeschi e di brigate nere chiavaresi. Spostandomi da un posto all’altro nella VI zona operativa delle brigate partigiane, sui dorsali dell’Appennino, vissi avventurosamente quei mesi di rappresaglie, incendi, rastrellamenti, eccid`94 e fucilazioni, come quella di S. Colombano Certenoli dove fu stroncata la vita del Suo eroico e compianto Giuseppe Pisani; luttuosi eventi impressi nell’indelebile ricordo anche se la sorte mi concesse di non esserne direttamente coinvolto. La sorte, la protettrice mano divina, non già la mia abilità nel sottrarmi alle armi nemiche, ora più vicine, ora più lontane, ma non tanto da non sentirne gli echi sinistri. |