Data: 31/12/2006 - Anno: 12 - Numero: 4 - Pagina: 45 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
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AUTORE: DIREZIONE (Altri articoli dell'autore)
Ai contatti, ancora in aumento, stiamo dando riscontro come sempre, partecipando agli incontri ai quali veniamo invitati, rispondendo alle e-mail, telefonando per dare risposte o per porgere a nostra volta. Nell’impossibilità di riferire qui di tutti i contatti avuti nel trimestre, ci limitiamo a scrivere solo di alcuni, non certo più importanti di altri, ma sicuramente più opportunamente inseribili in questa rubrica. Gli amici Raffaele Battaglia, Francesco e Vincenzo Gallelli hanno accompagnato il loro contributo dagli USA con “un saluto a tutta la direzione de ‘La Radice’ e grazie di tenerci informati del nostro paese”. Titino Rudi, il nostro generale, nel bollettino di c.c.p. scrive: “Fervidi auguri di liete feste e di ogni bene per il vostro grandissimo impegno redazionale.” Graditissimi auguri per il Natale ci sono giunti da Totò Gallelli, da Pasquale Piroso (di Cosimo), da Marianna Battaglia con il marito Maurizio Falzoni, il figlio Andrea e la sorella Teresa, dal professore Raffaele Talarico, dal Centro Servizi al Volontariato di Catanzaro, dagli amici dell’Associazione culturale “Sirio” di Anoia Superiore, dal CIR Calabria Ufficio di Badolato, dalla Comunità Montana “Versante Ionico” di Isca Marina, dalla Croce Rossa Italiana Gruppo Operativo di Badolato. Un interessante contatto, epistolare e telefonico, abbiamo avuto di recente con la figlia di don Matteo Menniti, medico (Badolato, 1897 - Napoli, 1956), la Signora Egle Amoruso Manzari Menniti, che vive a Roma, e che desidera tanto riprendere i legami con le proprie radici. Un lettore (o lettrice?) anonimo -il massimo rispetto per la scelta- ci manda una e-mail che ci piace qui di seguito riportare integralmente, perchè ci gratifica, perchè ci conforta, perchè veicola il metodo migliore, il più rispettoso, il più civile per esprimere disaccordo o dissenso o contrarietà rispetto ad una posizione anch’essa espressa in onestà e chiarezza: Stim.mo Prof. Squillacioti, sono uno dei tanti affezionati, attenti nonchè grati lettori di “La Radice”. Le scrivo per segnalarLe una lieve, certamente insignificante, inesattezza nell’interpretazione del Catasto Onciario per ciò che concerne il presunto riconoscimento, scandaloso quanto coraggioso, da parte del sacerdote D. Antonio Paparo di un figlio illegittimo, tale... Nicola casato di anni 38. Ebbene, per una circostanza assolutamente fortuita mi sono imbattuto in passato in certi atti notarili che confermerebbero come tale prelato altri non sia che un avo dei Baroni Paparo di Badolato, che “...sposò Anna Jozzi di nobile famiglia e che mortagli immaturamente volle farsi sacerdote, refutando la terra di S. Attanasio a suo figlio Nicola.” (Modesta de Lorenzis, Catanzaro, Vol. III, pag. 485, presso la biblioteca dell’Archivio di Stato di Catanzaro, CAL B 33-3). Il passo appena citato viene ripreso anche dal Prof. Gesualdo nei suoi libri sulla “Storia di Badolato” nei paragrafi riguardanti la famiglia Paparo. Qualora lo ritenesse opportuno Le invierò gli estremi di alcuni atti notarili che rafforzano la tesi che il sacerdote in questione sia appartenuto alla casata dei Baroni Paparo e che il figlio Nicola sia il frutto del matrimonio con la nobile Anna Jozzi. Spero di non averLa annoiata troppo con queste inezie e nel ringraziarLa per il grande ed ammirevole servigio che sta offrendo all’intera comunità Badolatese, colgo l’occasione per porgerLe i miei più cordiali e distinti saluti. Uno dei Tanti. Chi ci scrive si riferisce certamente all’articolo sul Catasto onciario di Badolato di pag. 47 del n° 3/2006 di questo periodico. Abbiamo doverosamente preso atto della graditissima precisazione e, dopo esserci sentiti con il ragioniere Marziale Mirarchi, che il 2 agosto 2006 in Badolato Superiore ha relazionato al Convegno di presentazione del Catasto, e con l’autore dell’articolo, professore Antonio Fiorenza, abbiamo continuato, sempre via e-mail, il dialogo con l’amico interlocutore, grazie al quale abbiamo appreso di più di quanto il Catasto non dica. Il nostro grazie, anche a nome dei tanti altri nostri lettori. E grazie a chi ci aiuta, a chi ci legge, a chi ci scrive. |