Da Angela Maida e Raffaele Riverso:
A. Maida, M.A. Pisano, R. Riverso (A cura), Soverato tra mare e terra
– archeologia e paesaggi, Rubbettino, Soveria Mannelli settembre 2017.
Un libro che si deve a un serio e molto impegnativo lavoro di squadra
che ormai da anni opera attivamente non solo in Soverato, dove ha sede
il meritorio Gruppo Archeologico “Paolo Orsi” guidato da Angela Maida,
ma in tutto il Comprensorio, in stretta collaborazione con altre Istituzioni
pubbliche e private. Un prezioso libro-documento, ricco e completo
sotto l’aspetto topografico, oltremodo valido per la parte documentale
supportata da tante belle immagini di luoghi e di reperti. Chiara e completa
anche la parte didascalica.
Da Silvestro Bressi:
S. Bressi, A. Iannicelli, M. Mirarchi e
altri, Catanzaro – Passioni e memorie, II° volume, Titani Editore,
Catiglione 2017.
Questo II° volume di “Catanzaro Passioni e memorie” si affianca
degnamente al primo per la capacità e la maestria con cui le trenta mani
dei quindici Autori hanno saputo raccontare le “passioni e memorie”
presentando al lettore una ricchissima galleria di luoghi, personaggi,
documenti di una città, Catanzaro, che appartiene sì al passato, ma
è sempre viva e palpitante in chi sa leggere la storia di persone e cose
con intelligenza e amore. Ed è questo, forse, l’obiettivo principale per
cui attenti studiosi e ricercatori, dei quali conosciamo intelligenza ed
impegno, ha deciso di realizzare questa bella ed esaltante opera editoriale.
Rivista trimestrale Storie di Calabria, Anno I n° 1, Dicembre 2017 /
Febbraio 2018, Direttore Riccardo Colao.
Una bella, interessante e ricca rivista per la Calabria, che la merita, e
per l’Italia tutta, dal territorio che all’Italia diede il nome. E un manipolo
di studiosi a crearla, a progettarla, a scriverla. Tra questi alcuni amici -ne
siamo lieti- che scrivono anche per “La Radice”: Silvestro Bressi, Antonio
Iannicelli, Vittorio Sorrenti. Per ora, ma tanti altri -ne siamo certi- faranno
parte della famiglia. Tra il tanto che vorremmo scriverne, se ne avessimo lo
spazio e la capacità, ci piace rilevare che, a pagina 4, il nome della rivista
“ponte tra la Regione al centro del Mediterraneo ed il mondo”, Storie di
Calabria, è tradotto in 16 lingue, tra cui l’Esperanto, Fabeloj de Calabria:
un bel segnale! E di buon auspicio.
Da Antonio Varano:
- Il Card. Guglielmo Sirleto – Atti del Convegno di Studio nel IV
Centenario della morte, Istituto di Scienze religiose di Catanzaro-
Squillace 1989.
- Giorgio Denzler, Il cardinale Guglielmo Sirleto (1514-1585) – Vita
e attività scientifica, Istituto di Scienze religiose di Catanzaro-Squillace
1986.
- Antonio Lombardi, Psicologia dell’esistenzialismo (A cura di Padre
Pasquale Pitari), Universal Book, Rende.
L’amico don Antonio Varano ci ha mandato da Catanzaro tre libri che
arricchiscono la nostra Biblioteca. Di notevole interesse i primi due, che
trattano del Cardinale Guglielmo Sirleto, della vicina Guardavalle, uno

dei più grandi personaggi della Storia della Chiesa Cattolica. Leggiamo
con piacere che Gli Atti del Convegno, sono a cura di nostri amici, don
Leonardo Calabretta e Gregorio Sinatora. Molto valido anche Psicologia
dell’Esistenzialismo, dell’avvocato catanzarese Antonio Lombardi, Servo
di Dio dal 6 ottobre 2013.
Da Marcello Mafrica:
Ettore Castagna (A cura), Pucambù – Guida al turismo sostenibile
nell’Area Grecanica, Calabria Letteraria Editrice, Soverria Mannelli 2014.
Una quanto mai interessante guida turistica dell’Area Grecanica,
purtroppo non ancora abbastanza conosciuta dagli stessi Calabresi.
Un’Area, quella della Bovesia, che appassiona e coinvolge soprattutto gli
studiosi di Antropologia e di Linguistica: ci piace qui citare il glottologo
Gerhard Rohlfs che vi arrivò per iniziare i suoi scavi linguistici all’inizio
del secolo scorso, e viaggiò su e giù per la Calabria per oltre sessanta anni; e un altro appassionato
studioso dei tempi nostri, il professore dell’UNICAL Vito Teti per il quale l’Area Grecanica, e non solo,
è uno dei temi più importanti della sua vita di antropologo a tempo pieno e senza risparmio di energie.
Una Guida, in lingua italiana ed inglese, che potrebbe essere un valido
modello per tante altre aree della nostra regione, non ultima Badolato.
Da Marty Sturino:
Marty Sturino, the autogrill murder – Omicidio in autogrill, Ediz.
Ecco Qui, Wisconsin – USA.
Marty Sturino, Letters from Calabria, Ediz. Ecco Qui, Wisconsin –
USA.
Del Signor Sturino, cittadino degli Stati Uniti d’America con antenati
italiani, da noi conosciuto quale scrittore, si può leggere un breve scritto
a pag. 34 di questo numero de “La Radice”.
Da Lucio Staiano:
Lucio Staiano, Dipoli umani, Tacchi
editore, Pisa 1993.
Una mini-opera, come la definisce
l’Autore, che si compone di otto racconti,
originali interessanti e complessi sia pur nella loro brevità. E coinvolgenti,
fin dal primo, Tanatomia, nel quale, più che negli altri sette, è compreso
il concetto veicolato dal titolo del volume, Dipoli umani. Un libricino -è
sempre l’Autore a definirlo così- che sorprende il lettore anche per la colta
e mai banale scrittura, essenziale e scorrevole. Qualità non comuni in un
libro il cui Autore era, nell’anno della stampa,
poco più che ventenne. Il dottore in Fisica
Lucio Staiano attualmente vive nell’Europa
del Sud, in Lombardia, dove coltiva la sua giovanile passione di scrivere
Fumetti, che oggi pubblica, insieme ad altro, nella veste di Editore.
Da Orazio Raffaele Di Landro:
Orazio Raffaele Di Landro, Horribile dictu – Giovan Battista Vico
– I Giganti, Tre opuscoli di pagine varie (da 32 a 64), stampati presso la
Tipolitografia Diaco Srl di Bovalino.
Altri tre libri del professor Di Landro in cui impera sovrano il sonetto,
come in quasi tutte le sue numerose opere. Un sonetto scorrevole, curato e
impeccabile dal punto di vista metrico, come si conviene ad un docente di

Lettere qual è l’Autore. In Horribile dictu con oltre cento sonetti si discorre di tutto: filosofia, religione,
politica, sociologia, alimentazione, schiavismo, jus primae noctis,… Gli atri due libri sono non meno
interessanti: in uno ripropone e rivaluta Giovan Battista Vico e la sua filosofia; nell’altro narra dei tre
Giganti della festa dell’Assunta dei tempi andati e della sua Caulonia, chiudendo con una ricca rassegna
fotografica su feste paesane e sulla famiglia Di Landro.