Data: 31/08/2008 - Anno: 14 - Numero: 2 - Pagina: 17 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
NOTE - ATTI del Convegno sul 60° anniversario della Costituzione |
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AUTORE: Direzione (Altri articoli dell'autore)
1. “ I dieci discorsi della nuova Italia”, a cura di Franco BOIARDI, Edindustria, Roma 1987; pg. 47 2. “Il lavoro realizza e porta a compimento una intuizione che emerse nel dibattito seguito alle lezioni dei proff. Luciano Corradini della 3a Università di Roma e Silvio Gambino dell’Università della Calabria sul tema della educazione civica intesa come educazione costituzionale: si propose che ogni classe scegliesse e studiasse un aspetto o un articolo o un comma del testo della Costituzione.” (Introduzione, pp. 5-6) “ La ricerca si compone di tre parti: le prime due sono state elaborate con l’obiettivo di celebrare il cinquantesimo anniversario dell’entrata in vigore della Costituzione….., la terza si è realizzata seguendo le indicazioni della C. M. n. 456 del 20 nov. 1998, per la partecipazione della classe ad una giornata di formazione alla camera dei Deputati.” (prof.ssa A. M. Ranieri, Presentazione, p. 7) 3. Si tratta del decreto-legge 2 agosto 1943, n. 704, con il quale si sopprimevano varie istituzioni del regime fascista, e del decreto n. 705, stesso giorno, che decretava lo scioglimento della Camera dei fasci e delle corporazioni, disponendo che, nel termine di 4 mesi dalla fine dello stato di guerra, si sarebbe provveduto all’elezione della nuova camera dei Deputati. (Cfr. G. Pallotta, La Costituente repubblicana 1946/47, SEI, Torino 1976 pg. 8) 4. G. Pallotta, ibid., pg. 10 5. La formula della luogotenenza , suggerita da De Nicola, si impose come compromesso a fronte della pregiudiziale antimonarchica delle sinistre, in particolare del partito d’Azione e di quello socialista, e delle pressioni dell’URSS e degli Angloamericani per le dimissioni del re. (G. Pallotta, ibid. pg. 22) 6. Il 18 marzo 1946 fu emanato il decreto luogotenenziale n. 98, che dettò le regole per il referendum e le sue conseguenze istituzionali e per i rapporti tra governo e assemblea costituente. Interessante, dal punto di vista politico e giuridico, il dibattito svoltosi alla Consulta nazionale il 7 e l’8 marzo per il previsto parere relativo al provvedimento. (Cfr. Atti della Consulta nazionale) 7. La firma del Presidente del Consiglio, a giudizio di Terracini, presidente dell’Assemblea, non era necessaria: il Governo non aveva partecipato come tale a dibattiti di sorta e i suoi componenti in aula non presero posto, durante i lavori assembleari, al banco del governo. Anche De Nicola era perplesso. Furono le insistenze di De Gasperi a prevalere: quantunque escluso da processo formativo della Costituzione, il governo esisteva e doveva essere presente con la sua firma. (G. Pallotta, ibid., pp. 195-196) 8. (G. Zabgrebelsky, Sessant’anni della Costituzione, 2008 Gruppo Ed. L’ESPRESSO spa - Roma) 9. (don Giuseppe Dossetti, in un colloquio con Sandro Baldini, 1996 in “Costituzione viva” a c. di Michele Del Gaudio, Donzelli, Roma, 1997) 10. Intervento del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in Parlamento riunito in seduta comune in occasione della celebrazione del 60° anniversario della Costituzione; 23-01-2008 11. Atti dell’Assemblea Costituente, seduta del 25 marzo 1947, in G. Pallotta, La Costituente repubblicana, cit. pg. 146 12. “Le costituzioni del Novecento”, di Gambino e Rizzo, in Il Novecento a scuola, Donzelli, 2001; pg. 201 13. Intervento del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in Parlamento riunito in seduta comune in occasione della celebrazione del 60° anniversario della Costituzione; 23-01-2008; cit. 14. A. Manzella, Le vere riforme per la costituzione, in La Repubblica, giugno 2006. |