Occhi morenti in palpebre socchiuse
come smarriti in un pensiero arcano,
passano forse innanzi a voi diffuse
le iridescenze di un mondo lontano.
L’anima che per voi tanto s’illuse
dietro parvenze perseguite invano
forse oggi vede innanzi a sé dischiuse
le vie negate al desiderio umano.
Forse vede oggi di che fiamma i cieli
pulsan laggiù; forse il mister discioglie
per voi qualcuno dei suoi foschi veli.
Forse dell’ideal, che a noi precluse
la vita, oggi un riflesso in voi s’accoglie,
occhi morenti in palpebre socchiuse.

(Da Sonetti dell’anima)
Antonino Anile - “Poeta di Dio”
(Pizzo Calabro, 20.11.1869 - Raiano, 26.9.1943)