Data: 30/06/2005 - Anno: 11 - Numero: 2 - Pagina: 3 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
Letture: 1246
AUTORE: Giovanni Caminiti (Altri articoli dell'autore)
(Continuano a pervenirci poesie, rime, preghiere, scioglilingua,… che noi leggiamo con la dovuta attenzione, ma anche con il rammarico di dover quasi sempre procedere a selezione che tenga conto di numerosi fattori quali lo spazio disponibile, la lunghezza del pezzo, le finalità del periodico, l’equilibrio della struttura, ecc. Siamo certi che nessuno ce ne vorrà, se, pertanto, siamo talvolta costretti a negare lo spazio, perché magari non c’è, o ad apportare aggiustamenti o usare sia pure con parsimonia le forbici. Questo periodico, d’altronde, ha una sua particolare atipicità che lo caratterizza e lo rende, se vogliamo, accettabile se non proprio apprezzabile. Questa volta leggiamo l’amico Gianni Caminiti, in una composizione tanto nostalgica quanto breve e incisiva, datata 1967, quando egli viveva ancora, da emigrato, in Argentina.)
PAESETTO MIO
Paesetto mio, paesetto, più lontano sono e più ti sento. Vorrei essere sempre a te vicino, accanto al focolare, vicino a te, alle montagne e al mare. Ma ora sì, devo dirti addio, paesetto mio. Ma non ti dimenticherò mai finché arriva il giorno in cui tu mi avrai, paesetto mio.
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