Pasquale Peronace è un badolatese vissuto nella seconda metà del secolo diciannovesimo e parte nel ventesimo. Faceva il pecoraio, come non pochi altri in quel periodo, portando al pascolo del padrone terriero capre e pecore che il più delle volte erano pure di sua proprietà.
Peronace si recava ogni giorno al palazzo del barone Paparo per portare le ricotte fresche. Aitante qual era faceva un ingresso trionfale nella grande stanza di ricevimento del personale che gravitava intorno al palazzo baronale. Indossava, in particolare, un bel paio di stivali di lana all’interno e con pelo liscio all’esterno per facilitare lo scivolamento dell’acqua. Appena entrava i presenti esclamavano: “Eccu Pascàla cu i stivàla”. Fu così che venne successivamente indicato come “Stivàla”, soprannome che si trasmise ai figli ed ai nipoti, e che oggi è in via di estinzione.