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UN’ALBA DA MIA MADRE Dal balcone della mia casa, 17 marzo attorno alle sei Vito Teti
Autore:     Data: 30/04/2019  
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Data: 30/04/2021 - Anno: 27 - Numero: 1 - Pagina: 31 - INDIETRO - INDICE - AVANTI

POESIE

Letture: 578               AUTORE: (Altri articoli dell'autore)        

IL PIANTO DEL SOLDATO(*)
“Mamma chi nova misi ni levàsti Tu chi cu tant’amùri ni criscìsti
e de lu ventri toi ni parturìsti, sordàtu pe hṛu re tu ni facìsti.
quandu ahṛa seggia nova t’assettàsti O mamma, mamma, pecchì ’on’affucàsti
’mperìcolu de morta tu venìsti. quàndu guci de màscolu sentìsti?”
(A cura di Vittoria Larocca Marino)
(*) - (Si ringrazia per la partecipazione di quest’altro bel componimento popolare l’amica Vittoria
Larocca che lo ricorda così come lo sentiva canticchiare dal padre, Vincenzo Larocca, custode del cimitero
di Badolato dopo il pensionamento di un altro storico custode, Giuseppe Peronace, l’Ardito – Ndd)

BADOLATO
Paese mio che sei sulla collina,
verso la marina degrada la pendina.
Eri più caratteristico prima, con le strade di granito,
che oggi che di cemento sei abbellito.
Tante sono le chiese che tu hai,
ma solo quattro quelle che sognai.
Caro Gesù, rappresentano la croce che portasti
quel Venerdì che inchiodato tu spirasti.
L’Immacolata, in fondo, esposta all’acqua ed al vento.
San Domenico, in alto, chiude il paese con il convento.
Formano una croce con Santa Caterina
e con la fuori mano Provvidenza più piccina.
Chi è stato l’artefice tu lo sai,
e certo a noi un dì lo racconterai
quando più importante diventerai
scoprendo tutta la storia che tu hai.
Giuseppe Parretta


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