Data: 31/12/2006 - Anno: 12 - Numero: 4 - Pagina: 16 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
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AUTORE: Vincenzo Squillacioti (Altri articoli dell'autore)
Si sarebbe tentati di “notare” quanto sia delinquenziale essere reggitori della cosa pubblica, a ogni livello, e non affannarsi perchè ogni persona abbia la dignità di essere umano. Ma a che serviebbe?! Si sarebbe tentati di “notare” anche quanto sia criminale creare le condizioni che alimentano, su tutto il pianeta, le esecrande pulsioni terroristiche. Ma a che servirebbe?! Si sarebbe ancora tentati di “notare” che si spendono infiniti miliardi per arriccchire sempre più eccellenti manager che non riescono ormai a far camminare decentemente i treni. Ma a che servirebbe?! Si sarebbe tentati, inoltre, di “notare” che si affermano sempre di più le CO. CO. CO. (Collaborazione Continuata e Continuativa), e/o simili più o meo perverse strategie, allo scopo -sembra- di riservare sempre più soldi a più nobili CO. CO. CO. (Collaborazioni, Consulenze, Commissioni) per gli amici di coloro che siedono nelle stanze dei bottoni. Ma a che servirebbe?! Si sarebbe tentati di “notare”, semplicemente, semplicisticamente, che non è più tollerabile il modo di governare la cosa pubblica, particolarmente in Italia, in Calabria: viene l’ora in cui ogni corda si spezza, se troppo tirata. Tuttavia siamo ancora qui, testardamente, per invitare questa volta i lettori a dare uno sguardo allo specchio che segue, spedito di recente (16.06.2006) ad un cliente da una delle tante grandi e piccole banche, che comprano e vendono soldi. Si “noti” che, nel caso migliore, l’interesse creditore (che dà la banca per i depositi) è dello 0,250% e quello debitore (che si paga alla banca per i prestiti) è del 10,381 %: un rapporto di 1 : 40, e anche qualcosa in più. è sopportabile?!
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