Data: 30/09/2003 - Anno: 9 - Numero: 3 - Pagina: 32 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
REALIZZATO CON SUCCESSO IL PRIMO “ LANCIANO DAY “ |
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AUTORE: Domenico Lanciano (Altri articoli dell'autore)
Il presidente de “La Radice”, prof. Vincenzo Squillacioti (che è anche direttore di questo prezioso trimestrale), sabato 30 agosto scorso ha inviato un fax Al Sig. Sindaco del Comune di Lanciano e al sottoscritto augurando il raggiungimento di tutti gli obiettivi desiderati con la prima edizione del “Lanciano day”. Ringrazio, veramente di cuore, il prof. Squillacioti (pure a nome del Sindaco di Lanciano, dei suoi collaboratori e dei partecipanti tutti al primo “Lanciano day”) per tale messaggio. L’augurio ci ha portato bene : i risultati desiderati sono stati superati dalla realtà dei fatti. Gli Amministratori della città abruzzese si aspettavano una partecipazione tra i 100-150 “signor Lanciano”. Io (che avevo sondato per telefono centinaia di miei omonimi ed ero andato persino a Cursi (600 km da Agnone) e a San Martino in Pensilis (120 km) mi aspettavo almeno 200 partecipanti. Alla vigilia dell’evento le prenotazioni alberghiere erano già 250 e la mattina del 30 agosto in piazza Plebiscito eravamo almeno 300. La sera, alla cerimonia ufficiale dello scambio dei doni tra sindaci, eravamo circa 500: parecchi, infatti erano venuti con mezzi propri quel giorno stesso, anche da lontano, come da Parma mio cugino l’ing. Mario Bruno Lanciano, moglie e figlio. A proposito dello scambio dei doni, devo dare onore e merito al neo-sindaco di Santa Caterina dello Jonio (l’unico paese non rappresentato nemmeno da una sola persona!), dott. Giuseppe Leto, il quale ha inviato regali di pregio, curati dai fratelli Tommaso e Vittorio Conidi, più alcuni libri di storia locale. I doni di Badolato sono stati realizzati tutti a mie spese, dal momento che le istituzioni locali cui mi ero rivolto non hanno sentito nemmeno il dovere di rispondere alle mie raccomandate: 2 fotografie a colori cm 50x70 incorniciate di Badolato Marina e Superiore, 16 libri e lo stemma comunale a colori su lavagna. Voglio anche qui ringraziare coloro i quali hanno sentito maggiormente l’orgoglio del proprio cognome e da Badolato hanno voluto e potuto partecipare alla giornata dei Lanciano nel mondo: le mie sorelle Mimma e Concetta, i miei nipoti avv. Antonio Bressi e Nicolino Lanciano, mia cugina Mimma Lanciano fu Ottavio, i coniugi Raffaele Lanciano e Rosetta Rudi (festeggiati nel loro 25° anniversario di matrimonio da tutti i presenti al gran galà e benedetti dall’Arcivescovo Carlo Ghidelli proprio nel santuario del Miracolo Eucaristico). Un ringraziamento speciale va a due neo-badolatesi, Anna Giannuzzi ed Imelda Bonato. Questa ha girato il lungo documentario sul “Lanciano day”. Il pullman partito da Badolato ha imbarcato pure 6 Lanciano a Cassano allo Jonio (CS). Altri parenti badolatesi ci hanno raggiunti: dalla Svizzera Ciccio Lanciano (moglie Vittoria Piperissa) e famiglia Franco Lanciano che hanno preso il premio per i Lanciano più lontani, da Roma Pasquale Lanciano e famiglia, da Parma il già ricordato Mario Bruno, da Torino i fratelli Andrea e Vincenzo Lanciano, alla cui figlia Ilaria (nata il 9 giugno 2003) è andato il premio per la Lanciano più giovane. Tra gli altri, hanno partecipato amici di Badolato residenti altrove (prof. Enzo Ermocida e prof. Pepé Criniti con le rispettive consorti) e Rolando Piperissa (di madre Lanciano) e moglie! Quante emozioni! I significati del “Lanciano day” sono tanti, ma c’è da dire almeno che tale evento fa parte del progetto “Turismo delle origini” (ideato da me e condiviso da quella Amministrazione comunale) con 2 proposte principali: la “Festa del Cognome” (già realizzata) e la “Festa del Ritorno” che si deve realizzare e che consiste nel raduno di tutti coloro i quali, pur essendo nati in Lanciano, vivono altrove. Entrambi i raduni (specie quello del ritorno al luogo natìo) sono eventi-prototipo, nel senso che potrebbero essere realizzati da tutti i comuni in Italia e all’estero, quindi anche da Badolato. Da ciò dovrebbe nascere, in prospettiva, una vera e propria “industria economica e culturale” che valorizzi le sane e utili aggregazioni, gli affetti, i sentimenti legati a persone con lo stesso cognome (anche se non è di luogo) e a quelle nate in uno stesso comune. Infine, sono veramente assai felice di avere, così, onorato (con grande audacia ed amore, persino oltre le mie stesse forze personali) con queste ed altre iniziative: il mio cognome, la mia famiglia, il mio paese di nascita e la città da cui traggo belle e remote origini. |