Data: 31/12/2007 - Anno: 13 - Numero: 4 - Pagina: 25 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
Letture: 1143
AUTORE: Vincenzo Squillacioti (Altri articoli dell'autore)
La TARSU, tassa sui rifiuti solidi urbani (leggi spazzatura), la paghiamo tutti. Quasi tutti. Non è un mistero che qui come altrove sono molto numerosi i privilegiati o fortunati o furbi che pagano per una casetta pur possedendo un megappartamento o una grande struttura produttiva. O la TARSU non la pagano affatto. Quanto questo servizio sia salato lo sappiamo tutti quelli che paghiamo sino all'ultimo centimetro quadrato dell'immobile che possediamo. Sì, perché la tassa viene calcolata sulla superficie dell'immobile, e non anche sul numero delle persone che lo abitano, che poi sono quelle che "producono" spazzatura. Più volte il sottoscritto ha tentato, con serie argomentazioni e citando ad esempio altre realtà urbane d'Italia, di convincere chi di dovere che è giusto tenere conto non soltanto del metri quadrati ma anche delle persone che vivono ogni giorno nella casa. A tale scopo sono stati contattati anche i tre difensori civici che si sono succeduti in questi ultimi anni nel Comune di Badolato. Si sono convinti, i contattati, ma per motivi vari non sono mai riusciti a portare l'argomento in discussione nel Consiglio comunale. La casa in cui abito non è piccola, ma da oltre dieci anni ci viviamo soltanto due persone: quanto ho pagato di TARSU in questi ultimi dieci anni? Dai 186,96 euro (£ 362.000) del 1998 siamo arrivati ai 370 del 2007: un euro al giorno. In dieci anni 3.004,31 euro (£ 5.817,15). Come chiaramente si vede in dieci anni c'è stato un aumento del 100%. Negli stessi dieci anni, dal 1998 al 2007, la mia non ricca pensione è aumentata del 19,71%. Usque tandem? Sino a quando? |