Data: 30/04/2008 - Anno: 14 - Numero: 1 - Pagina: 37 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
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AUTORE: Vincenzo Squillacioti (Altri articoli dell'autore)
Tra i tanti incontri ai quali siamo stati invitati in questi ultimi mesi ne ricordiamo uno in qualche modo speciale, il 13 gennaio a Gizzeria. Michele Maruca, presidente ed anima dinamica del Centro Studi Ricerche e Tradizioni Popolari della ridente cittadina tirrenica, ci ha voluti al suo fianco al convegno di presentazione del Calandariu jazzarotu, una sua creatura al decimo compleanno. L’amico Maruca ci ha invitati ogni anno al suo paese in occasione della presentazione del “suo” calendario, anche quando i rapporti con noi erano ancora soltanto telefonici. Quest’anno lo abbiamo finalmente accontentato. Il presidente de “La Radice”, Mario Ruggero Gallelli ed io, abbiamo avuto il piacere di trovarci in una sala consiliare gremita da tante persone accomunate dalla passione per la comune storia, il comune linguaggio, la comune civiltà. Racconti e poesie, usi e tradizioni, aneddoti e folclore che da dieci anni costituiscono l’ossatura del calendario di Gizzeria venivano con cuore presentati ai convenuti dall’instancabile Michele Maruca e dalla moglie Signora Patrizia Pallone, insostituibile braccio destro del presidente del Centro. Tra i numerosi e qualificati invitati speciali, accanto al Sindaco e al Vicesindaco, anche noi, a commuoverci quando, inaspettatamente, ci hanno dato una targa, e a ricordare con Corrado Alvaro che “`E9 una civiltà che scompare, e su di essa non c’è da piangere, ma bisogna trarre il maggior numero di memorie”. Perchè -è il caso di aggiungere- il presente non ci rasserena.
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