Data: 30/04/2008 - Anno: 14 - Numero: 1 - Pagina: 33 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
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AUTORE: Vincenzo Squillacioti (Altri articoli dell'autore)
A cento anni di distanza da quell’8 marzo 1908 in cui furono fatte bruciare in America 129 donne che protestavano per rivendicare i propri diritti di persone e di lavoratrici, a Badolato si è avvertita l’esigenza di celebrare adeguatamente la Festa della donna. E non poteva essere altrimenti, giacchè Badolato è stata da sempre luogo di notevole fermento sul piano ideologico, politico, sociale, pagando talvolta un caro prezzo per le battaglie di civiltà e di giustizia combattute. In questo paese, difatti, è nato il primo movimento femminile della zona, formato da Domenica Battaglia in Gallelli, Teresa Gallelli in Ermocida e Maria Tirabosco in Battaglia, catechizzate dalla triestina Giustina Pratolongo qui mandata al confino, per motivi politici dal regime fascista, negli anni Trenta. Poi fu la volta dell’U.D.I. (Unione Donne Italiane) con un nutrito gruppo di donne che, guidate per lunghi decenni da Rina Trovato Larocca, hanno lottato in paese, nella regione e anche a livello nazionale per raggiungere quegli obiettivi di elevazione femminile, ma anche sociale e civile in generale, che oggi sono in buona parte acquisita realtà. Lungo sarebbe l’elenco delle conquiste dell’UDI di Badolato nei vari campi dell’organizzazione sociale, dalla Scuola alla Sanità, dalle Comunicazioni ai Trasporti, dalla Giustizia al Lavoro,... Ecco, la festa di quest’anno a Badolato non ha voluto soltanto ricordare, ma soprattutto significare la gioia per quanto si è fatto, e l’impegno per continuare a lottare non soltanto per la donna, ma anche per i bambini, per gli anziani, per gli emarginati, per i poveri,... Una festa coordinata dalla Signora Rina Trovato, con il fattivo impegno della Consulta Giovanile “Ulixes”, del Circolo letterario “Nicola Caporale”, de “La Radice”, della Pro Loco, del C.I.R., della CSMeta 2, dell’U.S. Badolato e di tanta altra gente che ha voluto condividere la gioia di esserci e di operare. Una festa ricca e articolata: la posa di un monumento marmoreo, opera di Giovanni Verdiglione e di Giovanna Sgambelluri, raffigurante “L’Italia libera” di Guttuso, Madre Teresa di Calcutta e Giuditta Levato, vittima del sopruso durante le lotte per la conquista di fondamentali diritti in Calabria. E poi il concerto della giovanissima orchestra dell’Istituto Scolastico Comprensivo “T. Campanella” di Badolato. E la Tavola Rotonda in cui personalità del mondo civile e gente comune hanno raccontato la propria più o meno sofferta esperienza sul tema della ricorrenza. E una bella Mostra fotografica per ammirare la “Donna Sempre”, nei campi, in ufficio, a scuola, al fuso, al focolare, nella fabbrica, allo sciopero,... Una giornata, l8 marzo del 2008, che non potrà non lasciare traccia in chi vi ha preso parte, da attore o da spettatore. |