Data: 31/12/2006 - Anno: 12 - Numero: 4 - Pagina: 37 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
“A CHJESULìHRA DO MUNGIòI” |
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AUTORE: Mario Ruggero Gallelli (Altri articoli dell'autore)
A chjesulìhr1a do Mungiòi nonostante il nome non è una chiesetta, ma soltanto un’edicola, ubicata al margine destro della strada, oggi percorribile in automobile, che salendo dal Vodà e dalla marina porta alla provinciale Badolato-S. Caterina , all’altezza di Pipersa. Un’edicola (oggi rudere) piuttosto grande, tanto da prendere il nome di chiesetta, che i nostri antenati hanno voluto erigere, certamente con il loro lavoro, in onore di... non lo sappiamo. Abbiamo domandato a decine e decine di ultraottantenni e ultranovantenni badolatesi: nulla. Ottanta anni fa, circa, era già scomparsa ogni traccia del dipinto (o del quadro?). Un paio d’anni fa siamo stati pregati di dare una mano -per l’aspetto culturale- perchè si vorrebbe restituire alla prece dei passanti la vecchia chjesulìhr1a, che, si sostiene da parte di chi ci chiede collaborazione, era dedicata a Sant’Ermu. Mentre il “progetto” va avanti, noi vogliamo dire perchè “Mungiòi”. Il professore Enrico Armogida, nostro amico e collaboratore, nel dizionario del dialetto andreolese che sta per dare alle stampe comprende il toponimo Mungiùa (n. di local. m.) che si trova nella zona alta di Sant’Andrea, “un tempo disseminata di mandrie di ovini, da cui si udivano belare le pecore al momento della loro mungitura, ed insieme di porcili, da cui si udivano grugnire sordamente i maiali”. Ed anche lì, in quella zona periferica di Sant’Andrea, le Madonnìad1i d’o Mungiùa. Secondo il professore Armogida, pertanto, il toponimo Mungiòi (o Mungiùa) deriva dal greco mongòs che significa (luogo) dal sordo belato delle pecore e/o grugnito dei maiali, incrociato con il latino mùlge òves = mungi-pecore. |