Data: 31/12/2002 - Anno: 8 - Numero: 4 - Pagina: 31 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
\"BADOLATO NON VUOLE MORIRE\" |
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AUTORE: REDAZIONE (Altri articoli dell'autore)
Questo il grido lanciato provocatoriamente da Gianni Verdiglione nell’autunno del 1996. “La Radice”, sposando l’idea dell’amico artista, il 27 ottobre 1996 ha lanciato in mare -agitato quel giorno il nostro Ionio- trecentodue bottiglie, tappate, contenente ciascuna il messaggio “Badolato non vuole morire”, e l’impronta digitale di una persona badolatese (302 se ne sono presentate in piazza Castello al nostro invito), con la richiesta, a chi avesse trovato qualcuna di quelle bottiglie, di mandarci semplicemente una cartolina. Idea strana, ne siamo convinti, ora come allora. Ma l’abbiamo fatto per la vicinanza di noi tutti all’amico Gianni e al suo estroso ma interessante modo di essere. Convinti anche noi, però, che qualche cosa bisognava (e bisogna!) pur fare se si voleva evitare la morte del vecchio borgo. Ora Gianni Verdiglione è emigrato, anche lui; ma gli amici de “La Radice” -e non solo- continuano ad essergli affettuosamente vicini. A ricordo di quell’avvenimento c’è ancora nei pressi del lungomare, in Badolato Marina, la pietra “A manna do fanò”, opera, appunto, di Gianni Verdiglione (“La Radice”, n° 2/1999, pag.9). Abbiamo ricevuto in quegli anni, a riscontro, 13 cartoline illustrate, dalla Puglia, dall’Albania, dalla Tunisia (ne abbiamo anche scritto). La 14a cartolina ci è giunta, ancora dalla Tunisia, il 15 novembre 2002. Non è del tutto inopportuno, a nostro parere, partecipare ai nostri lettori anche questo riscontro alla “strana” operazione delle bottiglie. Tra l’altro è un’occasione per pubblicare, volentieri, una bella immagine del Sahara tunisino.
// la fotografia del Tunisino e l’avanti e il retro della cartolina illustrata. |