Data: 31/12/2016 - Anno: 22 - Numero: 3 - Pagina: 51 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
PORTE (MAI) CHIUSE CHE SI RIAPRONO |
|
Letture: 1246
AUTORE: Mimmo Procopio (Altri articoli dell'autore)
L’ombra dell’emigrazione sembrava scomparsa e debellata ma in questi ultimi tempi è ricomparsa. Molti giovani cercano nuovi lidi dove poter lavorare e realizzarsi con la speranza di un futuro migliore per le proprie famiglie. Passeggiando per il Borgo e per le vie della Marina, si incontrano, però, volti nuovi di varie etnie e volti familiari, solcati dal tempo e dalla lontananza. Mi rendo conto, così, che il vecchio paese non è ancora det tutto abbandonato, perché tra stranieri e turisti vedo svariati volti familiari Ci sono alcuni, difatti, che contro tendenza ritornano per adoprarsi allo sviluppo e risveglio del paese; altri che ritornano dopo una lunga permanenza all’estero; e c’è chi rientra per accudire ad anziani genitori e parenti. Qualcuno torna per occuparsi dei propri poderi. Come possiamo vedere questo cordone ombelicale tra il proprio paese e la gente che ci è nata è forte e vivo come la gramigna che radica e rigermoglia continuamente, da generazione in generazione: nella mente e nel cuore alberga la voglia di ritornare a far parte di questa mai dimenticata famiglia. E di tanto in tanto si riapre qualche porta che sembrava chiusa per sempre. Mimmo Procopio (Il contributo dell’amico Mimmo Procopio va oltre lo scritto di sopra, in quanto comprende anche i nomi di non proprio tante persone che lui ha censite come “rientrate” in paese in questi ultimi anni dopo una lunga assenza. Noi, però, per evitare il rischio di urtare la suscettibilità di qualcuno di loro, certi di venire compresi, ci limitiamo a tirar la somma, partecipando ai lettori soltanto il numero dei rientrati: maschi: 14; femmine: 7; totale : 21 (3 gruppi familiari e 11 singoli). Non è poi tanto, in verità. Non si può non notare, di contro, che sono sempre numerosi i giovani che rimangono fuori o vanno via, persino in Australia, meta riscoperta dai nuovi emigranti di questo Sud. Così come non passa inosservata, ad esempio, la chiusura di qualche attività commerciale nella Marina.. È così! Noi cos’altro potremmo fare per invertire questa e altre tendenze che sono causa di spopolamento?! Se qualcuno lo sa, lo suggerisca, a noi, ma soprattutto ai reggitori della cosa pubblica. - Ndd) |