Data: 31/12/2007 - Anno: 13 - Numero: 4 - Pagina: 24 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
LA MICROSTORIA E... BADOLATO |
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AUTORE: Fiore Scalzi (Altri articoli dell'autore)
Il sempre crescente interesse per la microstoria o storia locale ha trovato ampio spazio nelle attivit svolte dalla Libera Universit della terza Et di Soverato. La persuasione che la storia fatta di tutte le tracce che la presenza dell'uomo ha lasciato di s nel corso dei secoli, spinge ad indagare, oltre agli aspetti di vita quotidiana, anche sui contributi che le piccole Comunit hanno dato ai grandi eventi della storia ufficiale. Cos, in un interessante incontro tenuto presso la stessa Universit il giorno 29 novembre scorso, stata trattata la centralit di Badolato in numerosi avvenimenti della Seconda Guerra Mondiale. Da una panoramica ampia affrontata dal prof. Ulderico Nistic emerso che il momento Mediterraneo della Seconda Guerra ha visto impegnati numerosi piccoli centri della nostra costa jonica e, in misura minore ma non trascurabile, le zone montane della Sila. stato evidenziato dallo stesso che l'arrivo degli Americani, dopo l'occupazione della Sicilia, ha avuto ampia eco, spesso luttuosa, nelle nostre contrade e soprattutto nei nostri piccoli centri costieri. La parte centrale dell'incontro ha visto impegnato il prof. Vincenzo Squillacioti. Egli ha esposto i risultati delle sue ricerche su numerosi episodi attinenti la 2 Guerra Mondiale del territorio di Badolato. L'esposizione, basata essenzialmente su documenti e testimonianze, ha dimostrato quanto spesso sia negletto nell'ufficialit storica il contributo dei piccoli centri ai grandi eventi. Quella che lui ha definito la "Battaglia di Badolato", del 9 settembre 1943, potrebbe considerarsi, se si tien conto bene delle circostanze e dei tempi, l'ultimo episodio di ostilit con gli Americani dell'intero conflitto. infatti l'arrivo improvviso, nella mattinata di quel giorno, di un motociclista che annunzia l'avvenuto armistizio di Cassibile, a determinare la cessazione delle attivit ostili nei pressi di Badolato. Le postazioni di Artiglieria a Mingiano e a Giambartolo hanno messo in atto un interessante fuoco di sbarramento contro gl'invasori, che tra poco si trasformeranno in alleati. La trattazione del prof. Squillacioti, fondata su testimonianze orali, ma anche su preziose fonti scritte, ha fornito poi tante notizie e dati sui fatti bellici che riguardano l'intera fascia di terra compresa tra Guardavalle e Soverato. Tra l'altro il contributo sui fatti che riguardano la battaglia di Punta Stilo, svoltasi pi a Nord di come generalmente si crede (centro: 38 37'), secondo un minuzioso calcolo della latitudine. Vengono fornite notizie interessanti: il 9 luglio 1940, giorno della battaglia, due marinai, uno di Badolato e uno di Santa Caterina erano sull'incrociatore Bolzano, un Maresciallo di Guardavalle era sull'Ammiraglia Giulio Cesare. La relazione rievoca il panico provocato in Badolato e zone limitrofe dallo sganciamento di bombe di un aereo nemico il 17 luglio 1943. Viene distrutta la casa della famiglia Cosenza, in localit Pantano, mentre rimane intatto il mosaico riproducente la Madonna del Carmine. Si rievocano gli echi sinistri di guerra prodotti nelle nostre contrade dall'abbattimento di un aereo inglese da parte di un caccia italiano, il 20 agosto del 1942. Questa volta interessata la foce del Gallipari, dove cade l'aereo abbattuto. Mi sembrato, nel corso dell'esposizione, un doveroso omaggio alle vittime la precisazione dei 275 caduti nei nove paesi compresi tra Guardavalle e Soverato, dei dieci episodi di scoppio di residuati bellici nel territorio durante dopo la guerra, con sette morti (bambini o adolescenti), undici feriti con perdita di un occhio, delle mani (per due), deturpazioni del viso per altri. L'uditorio, nuovo a cos circostanziate notizie vicine ai pi anziani, lontane per i pi giovani, ha ascoltato con attenzione quanto sommariamente ho cercato di riproporvi. La mia convinzione che frugare con pazienza negli archivi, interrogare i luoghi e le persone il modo pi esaltante per rivivere vicende che hanno segnato il nostro cammino nella storia. Senza campanilismi, senza enfasi laudatoria, ma con puntigliosa obiettivit e onesta rappresentazione dei fatti. Per non deformare la storia, ma per arricchirla. |