Data: 30/04/2014 - Anno: 20 - Numero: 1 - Pagina: 34 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
Letture: 1265
AUTORE: Giacomo Leuzzi (Altri articoli dell'autore)
Per scoliosi s’intende una deformazione tridimensionale (cioè in tutti e tre i piani dello spazio) della colonna vertebrale: le vertebre si inclinano di lato, ruotano su se stesse e le curve che si vedono di lato tendono ad appiattirsi. Esistono forme lievi, moderate e gravi, non evolutive ed evolutive (che peggiorano nel tempo). Siccome è facile che i bambini tra i 10 e 13 anni, periodo più frequente per l’insorgenza di scoliosi, stiano bene e non si rechino affatto dal pediatra o dal medico di famiglia, sfuggendo quindi ai controlli, è bene che i genitori imparino ad osservare periodicamente i figli alla ricerca di segni indicativi di possibile scoliosi. Sebbene solo una piccola percentuale di scoliosi sia realmente evolutiva, non fare la diagnosi o farla in ritardo può pregiudicare anche in maniera severa la futura qualità della vita dei bambini. È buona abitudine quindi controllare periodicamente la postura, soprattutto nei periodi della crescita che corrispondono alla fase potenzialmente più pericolosa per l’insorgenza di questa patologia: nelle femmine all’incirca nel periodo delle prime mestruazioni e nei maschi nella fase del cambio di timbro della voce e ovviamente nei periodi successivi. In una prima valutazione della schiena dei ragazzi è raccomandato ai genitori di fare: Valutazione del gibbo con il Test di Adams (flessione anteriore della colonna vertebrale) Si effettua esaminando il ragazzo senza maglietta e a piedi scalzi. Lo si invita a flettersi in avanti, tenendo le ginocchia dritte e chinando prima la testa e poi il tronco con le braccia rilassate. In questa posizione si può mettere in evidenza la presenza di un gibbo, vale a dire una sporgenza sulla schiena a destra o sinistra della colonna vertebrale che è indicativo di scoliosi. Atteggiamento scoliotico (assenza di gibbo)
Poi valutare in posizione eretta anteriormente, posteriormente e di lato se vi sono: -asimmetrie delle spalle: una è più alta dell’altra? -asimmetria delle scapole: una più alta o più sporgente dell’altra oppure sono entrambe troppo sporgenti? -evidente alterazione della forma del torace o una eccessiva sporgenza delle costole? -asimmetria del bacino: uno dei due lati è più alto? -evidente sbilanciamento laterale della schiena? -evidente asimmetria di lunghezza delle gambe? -riduzione o accentuazione delle normali curve guardando il soggetto di lato? -asimmetria della parte laterale dei fianchi (triangolo della taglia): una è più dritta dell’altra?
Il triangolo della taglia è lo spazio formato dal profilo del fianco e da quello del lato interno del braccio rilassato ai lati del corpo. La differenza di simmetria di forma dei due triangoli o la presenza di una qualsiasi delle alterazioni sopra menzionate può essere indicativa di patologia scoliotica. Si consiglia in tal caso di far valutare i bambini dal proprio medico che provvederà agli eventuali ulteriori accertamenti. Il medico (dottor Giacomo Leuzzi)
Non facciamo ridurre i bambini così |