Data: 30/12/2020 - Anno: 26 - Numero: 2 - Pagina: 25 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
LETTURA STORICA DEI PROCESSI CONNESSI ALL’EDUCAZIONE DEGLI ADULTI |
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AUTORE: Giancarlo Caroleo (Altri articoli dell'autore)
L’Educazione Permanente è e si rappresenta come prioritaria finalità formativa di tutte quelle società che, nell’accezione più comune e condivisa del termine, si annoverano quali moderne ed emancipate. Presumibilmente, in questo campo della Ricerca/Azione didattica e metodologica, l’esperienza della Scuola Italiana assume alta rilevanza. Dagli anni ’50 del secolo passato, infatti, significative innovazioni normative e di struttura hanno determinato il progredire di una vera e propria rivoluzione di contesto, individuando con lungimiranza la necessità di provvedere affinché l’istruzione, quale patrimonio immateriale, fosse sempre più e costantemente alla portata di tutti. Oltre alle storiche iniziative di alfabetizzazione di massa proposte attraverso il nascente media televisivo, prima fra tutte l’esemplare stagione del Maestro Manzi, la quasi contestuale apertura di Scuole Popolari disseminate nelle zone periferiche dei nostri impervi territori, aveva permesso a tante generazioni di poter beneficiare delle categorie della conoscenza, a diversi livelli. Orbene, dalle già menzionate Scuole Popolari ai più noti Corsi Cracis, negli anni ottanta si è addivenuti alla creazione, all’interno delle scuole di base (ex Direzioni Didattiche e Scuole Medie) dei Centri Territoriali per l’Età Adulta, preceduti da sparute iniziative di accensione di Corsi Serali e/o Corsi per Lavoratori, diffusi soprattutto nelle aree più industrializzate del nostro Paese, destinati ad Adulti (che oggi, ai fini scolastici, si intendono le persone maggiori di 16 anni di età, anche se non ancora maggiorenni) che non avevano avuto modo di concludere un loro iter formativo. A seguire, la fase di transizione degli anni ’90, periodo in cui ad esito della valorizzazione di tante Buone Pratiche realizzatesi in varie realtà italiane, ricerca pedagogica e strutture ministeriali dedicate hanno determinato, sinergicamente, tutte quelle precondizioni generative sia della revisione degli ex Corsi per Lavoratori, attraverso l’istituzione, sempre nella scuola di base, dei CTP (Centri Territoriali Permanenti), sia del lento incrementarsi, parallelamente, di più numerosi Corsi Serali accesi in istituzioni scolastiche superiori di tipo tecnico e professionale. La svolta decisiva di tali processi, qualche anno più tardi, si materializzava nell’istituzione del CPIA (Centro Provinciale di Istruzione degli Adulti) che, generato dal DPR 263/2012, dal 1-9- 2015 garantisce su tutto il territorio nazionale l’erogazione di Percorsi di Istruzione (e, si badi, non più di sola Educazione) a diversi livelli (di base, intermedio ed avanzato), coinvolgendo direttamente anche le istituzioni scolastiche di Secondo Grado (ex Scuole Superiori) di tipo tecnico, professionale ed artistico. Nonostante le immancabili discrasie organizzative e strutturali che, quasi fisiologicamente, si verificano in tutti i processi di innovazione, specie se le medesime afferiscono agli ordinamenti istituzionali, la lettura di questo complesso e delicato processo merita determinata attenzione che, contestualmente, assume anche valenza storica, ancorché sociale e di costume. In prospettiva l’esito di una sensibilità che, avendo trovato dimora, in nuce, già nella mente dei nostri Padri Costituenti, ha avuto modo di progredire ed evolversi, nel seguito degli anni verrà letta e debitamente registrata tra gli eventi che, per la loro entità, hanno modificato ed indirizzato, seppur nel limitato alveo della loro settorialità, l’evoluzione della nostra recente storia. E, in tutto ciò, l’Italia ne è stata brillante e coraggiosa pioniera! Giancarlo Caroleo (Dirigente Scolastico CPIA Catanzaro, con sede Associata anche a Santa Caterina Ionio per il comprensorio di Guardavalle, Santa Caterina Ionio, Badolato, Isca e Sant’Andrea Ionio.) |