Data: 31/12/2007 - Anno: 13 - Numero: 4 - Pagina: 23 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
RAFFAELE TALARICO NON E' PIU' TRA NOI |
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AUTORE: Vincenzo Squillacioti (Altri articoli dell'autore)
Registriamo ancora una volta, con sincero dolore, la scomparsa di un nostro collaboratore ed amico. Raffaele Talarico era nato a Carlopoli nel 1929, ma la professione docente lo portò in giro per l'Italia, a Roma, Genova, Catanzaro, Lamezia. Era approdato da pochi anni a Isca Superiore per vivere in tranquillo riposo con la moglie, accanto alla famiglia della figlia allietata da una bambina. Io l'ho incontrato per la prima volta nel gennaio del 1998. � venuto a trovarmi a Badolato, e mi ha regalato due sue snelle opere poetiche, Concerto in io minore e Itinerari diVersi, opere che io, poco aduso a fantasiose forme d'arte, compresa quella linguistica, non ho considerato, all'inizio, nella misura che invece meritavano. Erano firmate "Raffaele Talarico poeta di strada". Musico, poeta, cantante� amava definirsi poeta di strada. E tale era, in verità. "Un poeta di strada che non apparteneva ad alcuna congrega o consorteria", diceva di lui Cesare Mul� ricordandolo commosso in occasione del trigesimo dalla morte nella chiesa parrocchiale di San Nicola nel piccolo borgo di Isca. Quando, tre anni fa, ci siamo incontrati per la seconda volta, m'� stato dato di conoscere meglio la sua mitezza, la sua nobiltà, di stirpe e di animo, la sua squisita sensibilità, come taluni Signori d'altri tempi, quasi anacronisticamente con il presente. Sono diventato suo amico, ed egli anche nostro collaboratore, con una poesia-canzone all'inizio, e poi con i suoi aforismi, che continueremo a pubblicare, anche perchè, attraverso queste perle di sorniona poetica e non invadente saggezza, egli continui a rimanere tra noi. Soprattutto tra noi che lo abbiamo conosciuto e gli abbiamo voluto bene. |