Data: 30/04/2014 - Anno: 20 - Numero: 1 - Pagina: 32 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
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AUTORE: Mimma Piroso (Altri articoli dell'autore)
Il 14 aprile 2014 ventuno alunni della classe quarta della Scuola Primaria di Badolato, guidati dalle insegnanti Domenica Piroso, Anna Falcone e dall’educatrice Rosa Battaglia si sono recati in visita alla sede dell’Associazione culturale “La Radice”. L’uscita didattica è stata programmata in seno al progetto “Racconto la mia storia”, inserito nel piano di lavoro annuale di classe e nel P.O.F. d’Istituto per il biennio 2014-2015. Gli alunni, durante questo primo anno, stanno affrontando l’analisi testuale di alcuni racconti tratti dal periodico “La Radice” e pervenendo alla scoperta ed alla valorizzazione di molti aspetti socio-affettivi, culturali, antropologici vissuti nella comunità badolatese del passato e perciò insiti nella storia che ognuno di loro va vivendo e costruendo nella Badolato di oggi. Sempre durante l’anno, i ragazzi, con lodevole spirito di ricerca e con il contributo dei genitori hanno effettuato interviste di gruppo presso i nonni. In classe hanno poi rielaborato le interviste effettuando lo scambio di informazioni tra i diversi gruppi. L’esperienza presso la sede dell’Associazione è stata una tappa di completamento del lavoro e, al contempo, anche una tappa fondamentale per la verifica di esso. Gli alunni, con inattesa competenza, hanno preparato i quesiti da porre al prof. Vincenzo Squillacioti, direttore di questo periodico ed autore dei racconti studiati in classe. Già in questa fase preparatoria si è potuto constatare quanto intensa fosse la loro voglia di pervenire a più specifiche risposte ed informazioni che il percorso fin qui effettuato aveva fatto scaturire. Durante lo svolgersi dell’intervista hanno saputo dimostrare serietà ed interesse, non solo nel porre le domande ma anche nel rapportarsi tra di loro e con un interlocutore a loro ancora sconosciuto. Qualcosa di molto bello emergeva nel corso della mattinata e si respirava nell’aria: piccoli badolatesi assetati di conoscere se stessi mentre conoscono il circostante. È fondamentale che tutto il circostante resti utile e sensibile a questo non solo per conservarsi nel tempo ma per continuare ad “essere” al di là del tempo. Senza nulla togliere alla bontà di tanti altri progetti più alti, più importanti, più ricchi e dinamici, meritevoli di prima pagina, noi ci siamo soffermati su “Racconto la mia storia” e, volendolo inevitabilmente valutare, non possiamo non cogliere, tra le tante, l’espressione di una bambina che, già sulla via del ritorno a scuola, ci dice: “Maestra, perchè andiamo via? Avremmo voluto poter ascoltare ancora”. I bambini, quando gliene si dà l’opportunità, sono pronti a cogliere, con crescente consapevolezza, che le tracce del passato vanno definendo qualcosa che, se pur lontana nel tempo, è tanto vicina a loro e a loro appartiene direttamente: è la propria identità. |